Toh, chi si rivede! Dopo 50 giorni di calma piatta, Pietro Vavassori rompe la consegna del silenzio rassicurando i tifosi sul futuro immediato della Pro Patria: “La squadra sarà regolarmente iscritta al prossimo campionato”. Chi si occuperà delle garanzie finanziarie? Beh, ovviamente lui stesso, nell’attesa della beata speranza che a breve possa andare in porto il passaggio di mano.
Quella che, di fatto, rappresenterebbe una buona notizia (sempre che tutto avvenga entro il 30 giugno onde evitare il conseguente -1), in realtà nasconde il mistero buffo di una trattativa di cui non è dato conoscere lo stato avanzamento lavori. Nell’eterno giorno della marmotta biancoblu anche quest’estate rischia analogo epilogo delle precedenti con il patron che prima saluta e poi torna, giocoforza, sui suoi passi. Nelle ultime settimane l’avvento in via Cà Bianca di Paolo Pugliese (presidente del Vigevano) e di Fabio Valentini (d.s. dei Soccer Boys) sembrava infatti essere cosa fatta. Il numero uno dei ducali aveva addirittura convocato una conferenza stampa con i media vigevanesi per annunciare l’imminente approdo a Busto Arsizio. Tra il dire e il fare c’è però un assegno da firmare e le parole di Vavassori tradiscono il surplace nella trattativa. Tanto più che lo stesso a.d. di Italsempione avrebbe sottoscritto un preliminare di acquisizione di quote (circa l’8%) della Reggiana con annesso trasferimento armi e bagagli in Emilia della struttura tecnica (Ferrara, Armonia, Colombo, ma non solo). Insomma un bel rebus a rischio bigamia che, almeno a lume di naso, non sembra elettrizzare il bustocco medio che intravede nella supposta nouvelle vague lo spettro del piccolo cabotaggio.
Come andrà a finire? Come avevamo pronosticato mesi fa: Vavassori sarà, ancora per qualche tempo, il dominus della Pro Patria. Un ritorno al futuro che potrebbe sorprendere se non si trattasse dell’ennesimo déjà vu.

Giovanni Castiglioni

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