Titolo e tema sembrano scontati: Lulù Oliveira contro il suo passato. Facile no? Giornalisticamente, senza dubbio. Sul campo, un po’ meno, perchè la sfida al Como di domani sera è tutto fuorchè una rimpatriata tra amici.
Non lo nasconde il mister tigrotto che, alla vigilia del Friday Night del “Sinigaglia”, mette da parte l’album dei ricordi per rincorrere l’impresa: “Sono un’ottima squadra ma dobbiamo fare risultato. Hanno la miglior difesa (solo due reti incassate) e un attacco molto solido, anche se conosco poco Le Noci”. Quello lo conosciamo bene noi, verrebbe da ribattere, ma la curiosità è tutta per il Botturi/Arati Gate, la cui soluzione è ancora lontana: “Non sono convocati. Mi dispiace essere stato brusco sabato nel dopo partita ma volevo solo sottolineare che non si trattava di una mia scelta”. I due dissidenti torneranno abili alla pugna solo se (e quando) avranno accettato il taglio salariale imposto dal nuovo Jobs Act societario.
Uno dei tanti paradossi dello stallo nella trattativa di cessione reso plastico dalla presenza in tandem alla rifinitura di Tricarico e Antonelli: il nuovo che (non) avanza e il vecchio che resiste. Il poker biancoblu prosegue, quindi, con sul tavolo la posta della scadenza del 15 ottobre. Chi andrà a vedere? A naso, ancora Vavassori che, salvo ognuno, rimane il titolare. Poi però il governo ombra brianzolo dovrà necessariamente andare al rilancio onde evitare il bluff. E’ quello che non dice ma (immaginiamo) pensa Oliveira costretto a mettere insieme il pranzo con la cena in attesa di sviluppi. “Abbiamo lavorato molto in settimana analizzando il video del match con il Mantova”. Lezione recepita? “I ragazzi si fanno prendere troppo dal’entusiasmo e finiscono col perdere di lucidità“. Non è che manca un leader, soprattutto dalla cintola in giù? “Serafini è lontano per farsi sentire anche in difesa. Basterebbe parlarsi un po’ di più. I miei giocatori sono troppo silenziosi in campo“. Per combattere il mutismo, è stato affiancato anche Roberto Colacone (ex compagno di Oliveira proprio al Como), che, al momento, surroga il ruolo di vice ancora vacante.
Intanto, assenti Ulizio e Taino (squalificati), Romeo, Lamorte e Giorno (infortunati), si rivede Moscati e fa il suo esordio il ’95 Bedri Ryustemov, tesserato proprio mentre ad altri viene chiesto un sacrificio. L’undici titolare registrerà il rientro di Guglielmotti e Anderson con possibile varo del tridente in attacco: “Vedrò come saranno in campo loro. Se confermeranno il 3-5-2, mi giocherò la tripla con D’Errico (o Candido) a fianco di Baclet e Serafini. Abbiamo tanta qualità davanti: dobbiamo sfruttarla“. Insomma, la miglior difesa è (quasi) sempre l’attacco.
Ma chiudere senza un accenno ai trascorsi azzurri sarebbe sconveniente perchè nell’Amarcord del Falco la stagione della promozione in Serie A (01/02 con tanto di titolo di capocannoniere) ha sempre un posto in prima fila. Il Mi ritorni in mente lariano non risparmia qualche aneddoto:”Mi toccava fare il sindacalista per difendere Dominissini (poi passato anche dallo “Speroni”, ndr) che Preziosi voleva sostituire con De Canio. Alla fine, però, ha mandato via me”. Cose che succedono, con un certo tipo di patron.Aveva promesso che mi avrebbe portato a Napoli. E invece, io sono finito al Catania e lui ha preso il Genoa“. Strano, questa storia sembra di averla già sentita…

 

A seguire elenco convocati per il match del “Sinigaglia” (ore 19.30):
Anderson, Baclet, Bianciardi, Bovi, Candido, Cannataro, Cannoni, Casantini, D’Errico, Gerolino, Graham, Guglielmotti, Melillo, Moscati, Panizzi, Perilli, Ryustemov, Serafini, Terrani, Zanier, Zaro.

Giovanni Castiglioni