Forse solo nei loro migliori sogni avrebbero potuto immaginare di ritrovarsi fianco a fianco ad atleti di calibro olimpico, eppure i sogni a volte diventano realtà. Per info chiedere a Laila Huric e Beatrice Amadei, talenti del nuoto sincronizzato made in Busto Arsizio, rientrate pochi giorni fa dai giochi europei di Baku.
Non riuscirei a trovare le parole adatte per descrivere le emozioni provate durante la cerimonia di apertura, un momento unico – esordisce la 18enne Laila Huric, capitana della squadra delle draghette – quando ti ritrovi in un cerimonia così importante con campioni che hanno partecipato alle Olimpiadi, fatichi a renderti conto di ciò che ti sta accadendo”. “Non solo la cerimonia inaugurale, ma anche gli impianti, il villaggio, la competizione, tutto da lacrime”. Le fa eco la 17enne Beatrice Amadei, altra punta di diamante della Busto Nuoto.
Ed in un’atmosfera così calda, non sono mancati nemmeno i risultati, visto che Laila e Beatrice hanno risposto alla grande anche in vasca consacrando il loro ottimo momento di forma. Entrambe hanno preso parte sia alla “squadra” che al “combinato”, dove hanno ottenuto due quarti posti, la capitana invece si è cimentata anche nel duo insieme a Noemi Carrozza, chiudendo in 5° posizione. Infine gli obbligatori con Laila e Beatrice rispettivamente 2° e 3° fra le italiane. “Non abbiamo avuto molto tempo per preparare queste gare nonostante fossero di livello assoluto, ma in quei 15 giorni ci abbiamo dato dentro ed alla fine siamo state premiate” commentano le draghette che non tralasciano di certo i meriti di Stefania Speroni, coach della squadra bustocca, bravissima a lavorare soprattutto sulla qualità. A lei si aggiunge, fra gli altri, Renato Borroni, direttore tecnico felicissimo delle sue ragazze ma anche di una collaborazione con la Sport Management che sembra essere partita con il piede giusto: “Nonostante sia una collaborazione fresca non possiamo proprio lamentarci, anzi, si è instaurato da subito un ottimo rapporto fra noi e loro e al momento riusciamo a venirci incontro rispettando le esigenze di tutti”.
La terza reginetta delle acque della Manara è senza dubbio Gemma Galli, 19enne alle prese con la maturità e con i mille impegni sportivi, primo fra tutti quel Mondiale a Kazan fra poco più di un mese. “Non riesco ancora a rendermene conto, andrò a Kazan per un Mondiale tra mille monumenti del nuoto internazionale, sarà stupendo. A luglio ci sarà l’ultimo collegiale a Shangai proprio in preparazione all’evento russo, definiremo esattamente a quali gare prenderò parte, ad ogni modo sarò pronta a farmi onore”.
E a proposito di sogni ce n’è uno ancora più grande, il sogno di ogni sportivo, chiamato Olimpiade. Nulla di più complicato viste le regole ad oggi in vigore: l’unica disciplina a cui possono aspirare le ragazze di Busto è il doppio, dove le qualificazioni sono riservate a 27 squadre, al contrario della altre gare in cui verrà ammessa una formazione per continente (per l’Europa è dominio russo) oltre 2 outsider (posti solitamente occupati da Spagna e Giappone).
Passare dal divano ad essere protagoniste di un’Olimpiade è un sogno gigantesco, noi ci proveremo, ci stiamo già provando, lavoriamo per Rio 2016”, chiosano infine le tre draghette.
E con questa passione e questo talento cristallino non è detto che anche Rio non diventi realtà.

Mariella Lamonica