Ivan Scisci, terzino della prima squadra cassanese, è rientrato in squadra da circa due mesi a pieno servizio, dopo una operazione alla spalla che l’ha tenuto fermo per mesi. Scisci è ora a disposizione della squadra e sta mostrando in ogni partita il suo animo guerriero. Lui, pugliese ed ex del Conversano e del Putignano, è a Cassano dalla stagione 2010/2011, elemento fondamentale della difesa cassanese e non solo.
Questo weekend gli amaranto saranno in trasferta per affrontare la capolista Bolzano che ha di recente subito un duro colpo: è fuori dai giochi lo straniero Sporcic che è stato operato per la rottura al perone, infortunio procurato con la Nazionale durante l’amichevole Italia – Iran; è in dubbio Turkovic per uno stiramento alla gamba, ma dovrebbe aver recuperato.

La partita contro Bolzano è alle porte. Cosa ne pensi? 
“Bolzano è un’ottima squadra con giocatori esperti e un allenatore molto in gamba. Noi ovviamente andremo a Bolzano con l’intenzione di fare risultato, so che loro hanno due giocatori importanti infortunati quindi è un punto a nostro favore. Noi daremo il massimo e so che arriveremo a sabato ancora più in forma e con fame di vittoria”.

Complimenti ancora per la vittoria contro Trieste, è stata una bellissima partita.
“Per me è sempre un sogno vincere contro Trieste, questa è la seconda volta nella mia carriera, perché comunque Trieste è una società molto importante del campionato italiano e ha vinto tanti scudetti, poi da conversanese è una soddisfazione visto che rappresentava la bestia nera nella corsa allo scudetto”.

Tu sei rientrato a servizio completo da circa due mesi e sei in gran forma. Come ti senti? Come hai attraversato il periodo di fermo.
“Purtroppo quest’anno ho subito un intervento alla spalla destra che mi ha causato l’assenza nella prima parte di campionato,  da circa due mesi ho ripreso a giocare sia in attacco che in difesa.  Ora nn mi sento ancora al 100% perchè so che posso dare ancora tanto alla mia squadra. Nel periodo di fermo mi sono allenato tanto dedicando maggior tempo alla guarigione della spalla chiedendo sempre consigli al fisioterapista e al preparatore atletico e durante le partite mentre i miei compagni erano in campo io ero sugli spalti a fare il tifo per loro e a mangiarmi le mani perché volevo essere in campo con loro”.

Ti senti un guerriero? Diciamo che è il soprannome che più ti si addice.
“Mi sento un guerriero perché mi piace lottare non mi tiro mai indietro, più la partita è difficile e più mi gaso. Ho scelto questo sport perché c’è molto contatto e poi secondo me la pallamano si vince in difesa quindi più hai una difesa aggressiva e meno possibilità hanno gli avversari per segnare”.

L’obiettivo playoff è sempre più vicino, come farete, secondo te a raggiungerlo?
“I play off li possiamo raggiungere facendo più punti possibile nelle ultime tre gare e sperando che Trieste, che è  sotto di noi ma con una partita in meno, ne faccia meno di noi”.

Quali sono secondo te i punti di forza della tua squadra?
“La nostra è una squadra molto giovane composta da giocatori che si impegnano ogni giorno e che hanno tanta voglia di imparare e soprattutto fame di successo, per questo penso che ad ogni partita ci mettiamo l’anima in campo”.

Quali sono i tuoi sogni e le tue ambizioni?
“Il mio sogno era quello di diventare un professionista, di giocare ad alti livelli e di indossare la maglia della nazionale e anche di vincere lo scudetto italiano. So che sono ancora giovane e che quindi posso ancora ambire a questi sogni, mai dire mai. Sto dedicando la mia vita al lavoro e alla famiglia nel frattempo coltivo la mia passione che è giocare a pallamano”.

Spesso tua figlia Elisa è al palazzetto a fare il tifo per te, un domani vorresti che diventasse una giocatrice di pallamano? Quali sono i valori che potrebbe insegnarle questo sport?
“Se a lei piacesse sarei contento, ma al di là della pallamano vorrei che lei facesse qualsiasi sport che sia lei a scegliere di fare. I valori che può insegnare uno sport soprattutto uno di squadra è che al tuo fianco c’è sempre qualcuno che ti può dare una mano e che tu puoi fare lo stesso e poi quello di non arrendersi mai se si vuole raggiungere un obiettivo”.

 

Federica Scutellà