Il Cassano HC fa dietrofront su Uros Bojanic, il 24enne, che sarebbe dovuto essere lo straniero della formazione per il prossimo anno e invece tratta con il pivot fasanese Giannoccaro. A svelare i movimenti è il numero uno della Pallamano Cassano, il dirigente Massimo Petazzi che precisa subito: “abbiamo dovuto rinunciare a Bojanic per motivi economici, non abbiamo soldi per fare questo investimento e per il momento saremo senza straniero” poi parla della nuova trattativa “stiamo trattando con un altro giocatore però italiano che verrà a provare da noi, Umberto Giannoccaro, atleta del Fasano che nella squadra pugliese rimane chiuso dalla presenza di Maione e che invece qui potrebbe avere lo spazio che giustamente gli spetta. Sicuramente è un giocatore molto forte in difesa e andrebbe a rafforzare la nostra fase difensiva. Per me è un elemento fondamentale e direi che la vera squadra completa sarà con lui e con uno straniero, ma al momento non possiamo permetterci entrambi. Nel caso in cui dovessero svilupparsi rapporti con degli sponsor allora si potrebbe valutare l’acquisto dello straniero”.

Il Cassano HC dunque attende l’arrivo di Umberto Giannoccaro che sarà a Cassano dal 23-24 agosto, non prima per motivi lavorativi, e prenderà parte alla preparazione di coach Kolec, per poi scendere in campo durante il Memorial Tacca, 28-29-30 agosto, al termine del quale si saprà se il fasanese indosserà la maglia amaranto per il prossimo anno. “Da parte nostra, potenzialmente, abbiamo già deciso, noi lo vorremmo in squadra – dichiara Petazzi – il tutto dipenderà da lui”.

Umberto Giannoccaro, classe 1988, è un pivot, cresciuto nel vivaio fasanese, fa parte della Nazionale senior con la quale ha collezionato già molte presenze.

Attualmente il ruolo di pivot nella squadra bianco amaranto è ricoperto solo da Marco La Mendola, infatti anche Lucas Gregori, innesto dell’ultimo anno, ha lasciato la squadra, come spiega sempre Massimo Petazzi ” così come per Marzocchini, di fronte all’offerta di rinnovare alle stesse condizioni economiche ma con un leggero incremento dell’impegno da allenatore, ma hanno preferito non restare”.

                                                                                                              Federica Scutellà