Ieri sera, nel centro sportivo dell’U.s. Bosto a Capolago, nuovo appuntamento per gli allenatori varesini organizzato dall’Aiac locale. Di fronte a una sala gremita in ogni ordine di posto, il giovane relatore Andrea Azzalin, preparatore atletico professionista di livello internazionale, con un passato recente nel Luino e nel Varese calcio, ha esposto e proposto a tutti i convenuti una concreta programmazione atletica facilmente adattabile alle differenti esigenze e multiformi contesti del calcio dilettante. Definendo parametri minimi a differenti tipologie di lavoro aerobico e anaerobico Azzalin ha catturato l’attenzione dei presenti, ribadendo l’importanza di avere chiaro l’obiettivo che si vuole perseguire con la proposta di allenamento e come il centro delle attenzioni di ogni programmazione debba essere sempre la squadra e i giocatori.
Ha, inoltre, caratterizzato la figura del preparatore atletico, quale presenza che deve stare al fianco dell’allenatore e insieme al tecnico leggere e interpretare le esigenze della squadra, gli stati d’animo del giocatore e valutare il migliore ciclo di allenamento atletico.
All’interno dell’esposizione tanti punti di interesse per i presenti, tra questi: rilevanza delle partite a tema e rapporto di queste con tipologie di allenamento atletico specifico, controllo motorio, percezione dello sforzo e aspetti psicologici dell’atleta rispetto alla fatica, rischio della monotonia della proposta rispetto alla probabilità di infortuni e come leggere, interpretare e agire di fronte alle avvisaglie degli stessi infortuni fisici.
Partendo da un modello di programmazione pensato per il calcio professionistico, ma declinandolo alla realtà dilettantistica e di pratica sul campo, Azzalin ha condotto la platea ad affrontare specifici casi e situazioni comuni a tutti i livelli e contesti di allenamento. I numerosi dati e grafici presentati, unitamente alle spiegazioni del caso, hanno fornito ai presenti numerosi elementi oggettivi e più in generale una visione d’insieme attraverso la quale addentrarsi, collocandolo nel proprio contesto operativo, nella ricerca del giusto carico di lavoro aerobico e anaerobico. L’intervento, nella sua parte finale, si è concretizzato in una fattiva e flessibile programmazione atletica comprensiva di un’offerta di esercitazioni di dettaglio con la quale poter affrontare, lungo il suo dipanarsi nei mesi, la stagione calcistica a livello dilettantistico.
Infine, sollecitato dalle domande dei presenti, Azzalin ha concluso il suo intervento con una veloce comparazione tra il calcio nostrano e quello tedesco, elogiando la superiore preparazione tattica dei nostri tecnici, ma esortando ad abbandonare una mentalità alla volte troppo speculativa per abbracciare modelli calcistici più coraggiosi e intraprendenti.

Marco Gasparotto