La sensazione è lapidaria ma concreta e realistica: Varese rischia seriamente di restare senza calcio. Ieri c’è stato l’incontro tra il Sindaco Fontana e Sogliano, con anche gli avvocati Amirante e Piccolo, questa mattina la ‘chiacchierata’ con Claudio Milanese. Nessuno si è ancora sbilanciato sull’esito di quest’ultimo colloquio, ma Milanese era stato molto schietto e sincero proprio con noi: “Una mano la posso dare, nulla di più”. Difficile che in meno 2 giorni la sua posizione sia cambiata.

Attilio Fontana ieri velatamente, e neanche così poco, ha lanciato un appello agli imprenditori: “Sono qui, la mia porta è aperta, il mio tempo è a vostra disposizione”. In realtà quello che serve è che qualcuno arrivi con un progetto concreto e una base economica solida da cui partire, uno che tiri le fila. Poi i vari Milanese, Orrigoni, lo stesso Maccechini, che sempre ha aiutato i biancorossi, potranno mettere la ciliegina sulla torta, ma la torta bisogna confezionarla!

Una settimana di tempo, nulla di più, poi sarà tardi sia per la Serie D che per l’Eccellenza, ma la sensazione, ad oggi, è che tutto sia ancora molto in alto mare. Le speranze sono aggrappate al primo cittadino di Varese che già nei giorni scorsi potrebbe aver ha preparato le basi con un imprenditore che risponde all’identikit fatto sopra. Speranze, avete letto bene, purtroppo nell’immediato servono certezze. Se nessuno si farà avanti lo scenario più realistico è quello di non avere la squadra di calcio a Varese.

Michele Marocco