Il calcio è una delle grandi passioni di Ambrogio Baj, attuale allenatore del Buguggiate (in foto in alto) in Seconda Categoria nonché uomo che si è seduto su tantissime panchine nella nostra provincia e non solo. Il suo nome è legato a molte società e a molti colori che ci ha svelato nel corso di una chiacchierata avvenuta nella nostra redazione.
“Ho iniziato ad allenare presto, a soli 25 anni, quando ho smesso di giocare. La mia carriera da centrocampista nell’Associazione Sportiva Valle Olona si è conclusa dal momento in cui ho capito che le mie alte ambizioni non erano supportate da un mio spiccato talento. Così, incoraggiato da Carlino Tresoldi ho studiato per prendere il patentino da allenatore e nel 1981 mi sono lanciato in una realtà per me nuova ma molto affascinante”.
imageQual è stato il suo primo club?
“La prima mia panchina è stata quella della Juniores della Polisportiva Atlas di San Fermo. Successivamente, sono stato promosso ad allenare la prima squadra in Seconda Categoria e da lì ho iniziato quella che ad oggi è una strada che sto percorrendo da 34 anni”.
Terminato la sua avventura a San Fermo, dove è stato chiamato?
“Ho allenato gli Juniores regionali della Ternatese e poi la prima squadra in Promozione. Ho un ricordo particolare della Ternatese perchè è stata la mia prima società importante. Inoltre, proprio con la Ternatese ho avuto l’onore di guidare i miei ragazzi in un’amichevole al “Franco Ossola” di Varese contro l’Inter di Trapattoni. E’ stata un’emozione indescrivibile e che ancora oggi porto con me”.
Dopo Ternate, ha girovagato per la provincia e non solo.
“Ho trascorso diversi anni a Cairate e ho portato quella squadra dalla Seconda Categoria fino alla Promozione. E’ stata una cavalcata trionfale, direi storica negli anni ’90, e Cairate è una società che mi sta a cuore. Ho poi allenato anche il Luino, il Tradate, la Sestese, la Rasa, l’Arcisate, il Brebbia, il Porto Ceresio, la Cassiopea e altri club e ho sconfinato anche in Svizzera, seguendo il Mendrisio e il Morbio. Non mi sono fatto mancare niente, quindi, nemmeno una parentesi alla Pro Patria”.
Ci racconti.
“E’ stata un rapporto durato poco, soltanto i tre mesi estivi, nei quali ho condotto la preparazione atletica. Erano i tempi immediatamente precedenti all’arrivo di Vender che prese in mano le redini della società e scelse poi un altro allenatore”.
Ora, dopo tanto girovagare, è approdato a Buguggiate.
“E’ la prima stagione che sono a Buguggiate e sento molta sintonia con il presidente Monti. E’ un grande conoscitore di calcio, e non ce ne sono tanti, e sa rispettare i ruoli e i compiti di ognuno. L’annata è appena iniziata, ma ho una buona rosa e credo che ci potremo togliere più di una soddisfazione. Abbiamo cominciato con il piede giusto (due pareggi e tre vittorie) e stiamo anche esprimendo un gioco divertente. I presupposti per un anno da ricordare, insomma, ci sono tutti. Per ora, però, testa bassa e lavorare”.

Laura Paganini