Dopo il giorno di riposo, Varese torna al lavoro per preparare la trasferta di Pistoia. Gli occhi di tutti però sono puntati sulla situazione di Ukic. Il croato è uscito tenendosi la coscia a metà del terzo quarto della partita di lunedì sera, e non ha fatto più rientro in campo. Oggi è in programma un’ecografia, ma si teme uno strappo muscolare. Se verrà confermato l’infortunio, nella migliore delle ipotesi Ukic starà fermo un paio di settimane, saltando quindi Pistoia, Minsk, Venezia e Cremona. Fino ad arrivare quindi al 23 dicembre, scadenza del suo contratto. Venti giorni fa l’Openjobmetis aveva presentato un’offerta di rinnovo per il suo gioiello, a cui però non è mai arrivata risposta dal playmaker, che aveva preferito guardarsi intorno. Inutile nascondersi: è una situazione che mette Varese spalle al muro, perché ad oggi non ci si può muovere concretamente sul mercato senza avere certezze, in un senso o nell’altro. Dopo la partita con gli svedesi del Sodertalje, Moretti aveva detto che in casa Varese si stava già ragionando per un futuro senza Ukic: frase che non fa ben sperare. Anche se l’infortunio potrebbe cambiare le carte in tavola. Non è un mistero che Ukic stia aspettando la chiamata di un top club, ma la sua croce sono sempre stati i problemi fisici. La chiamata tanto agognata dal croato avverrà comunque anche se reduce da un infortunio? Lo stop potrebbe anche quindi facilitare la sua permanenza a Varese, ma sono solo ipotesi.
L’attesa, però, logora i biancorossi. E in società non si può più sbagliare, perché ci sono solo due tesseramenti disponibili. E con Shepherd e Thompson ai saluti, l’obiettivo primario è dare certezze a questo gruppo. Ad esempio sulla situazione di Wayns. Preso per essere il leader di questa squadra, dopo l’infortunio alla prima di campionato il suo ruolo è clamorosamente cambiato, per passare a quello di sesto uomo con attitudini però non propriamente da playmaker. Può veramente coesistere con Ukic? E se Ukic dovesse salutare, il suo sostituto potrebbe essere proprio Wayns? Molto difficile, più facile che uno dei tesseramenti possa proprio essere per un nuovo play, nel caso. E l’altro, magari riguardare il settore interni, dove il trio Campani-Faye-Davies deficita di tenuta difensiva. Noi non crediamo che ora Varese possa essere invischiata nella lotta per la salvezza, ma servono certezze. E noi le attendiamo.

Luca Mastrorilli