Dopo lo sfogo di Fabrizio Felice sull’esclusione dal progetto Castellanzese, ma soprattutto sui modi operati dalla società, arriva puntuale la replica del presidente neroverde Alberto Affetti (nella foto a destra), che vuole dire la sua sia sull’andamento delle cose, sia sullo stesso calciatore.
alberto affettiAffetti racconta di un ragazzo “poco umile, egocentrico ed irriconoscente”, nei confronti di una società che lo ha accolto bene e che gli ha dato molte occasioni. “Cinque gol, di cui 3 in campionato e 2 in coppa Italia, non possono bastare per giudicare positivo l’operato di Fabrizio Felice, un attaccante che avevamo voluto visto il suo palmarès. Lui racconta di un modulo non congeniale, un 4-3-3 che non gli appartiene ma che invece gli era stato enunciato fin da subito, ma non racconta della lunga serie di chance che gli sono state date”. “E’ vero che ha avuto qualche problema fisico all’inizio dell’anno – prosegue il presidente – ma ha giocato tante partite e ad esempio a Vergiate e Maslianico i suoi errori sono pesati molto. Che un attaccante possa sbagliare ci sta, nessuno gli fa colpa di questo, però bisogna anche saper parlare ed essere riconoscenti verso una società che con lui ha fatto un investimento importante e che invece non è stata ripagata abbastanza”.
Non smorza il tiro Affetti che prosegue nella sua descrizione dettagliata di fatti e giocatore: “Sinceramente mi fa anche specie che adesso torni a Tradate, una società che lo scorso anno ha fatto benissimo e che sta dimostrando di essere all’altezza dell’Eccellenza, una società che personalmente stimo moltissimo soprattutto nella persona di Alessandro Amato (direttore sportivo ndr), visto che Felice con noi non aveva certo usato parole “dolci” nei loro riguardi, ma evidentemente il ragazzo è abituato a salire e scendere dal carro a seconda di come gli faccia comodo, io invece lo trovo un atteggiamento poco corretto”.
Tornando alla questione principale, ovvero alle modalità con cui la dirigenza ha comunicato al centravanti di non far più parte della rosa agli ordini di mister Scandroglio, il leader neroverde afferma: “Siamo una società seria, qui ognuno ha un ruolo e determinati compiti, è ovvio che ad avvertire Felice ci ha pensato il direttore sportivo Palazzi, ed è stato Felice stesso che ha chiesto di venire al campo per salutare i suoi compagni e lo staff, ma quella telefonata da parte mia e di Asmini che lui “reclama”, eravamo noi ad aspettarcela per essere ringraziati di quanto fatto per lui”.
Infine un’ultima precisazione: “La società ha creduto in lui fino alla fine, tant’è che al contrario di quanto dice, ha preso parte sia alla gara contro il Portichetto, sia contro Gavirate, o meglio contro Gavirate era stato convocato, ma siccome ci aveva comunicato di essere febbricitante, la sua esclusione è derivata da questo e da nessun altro motivo; io credo che non avrebbe mai lasciato Castellanza, ci siamo assunti noi la responsabilità di interrompere il rapporto visti i risultati, ma nonostante tutto gli auguro di fare bene a Tradate e ribadisco tutta la mia riconoscenza per questa società”.
Una risposta chiara, diretta e senza troppi giri di parole, una critica decisa quella che arriva dal presidente Affetti dopo l’esternazione del suo ormai ex giocatore. Sarà finita o si aprirà una vera e propria querelle? Ai posteri l’ardua sentenza, vedremo se Fabrizio Felice risponderà a mezzo stampa o se lascerà parlare il campo.

Mariella Lamonica