I panni sporchi, da sempre, si lavano in casa e quando il bucato avviene in luogo pubblico è perchè il punto di non ritorno è stato oltrepassato da un pezzo. La sbroccata del Presidente Nitti in direzione Ragazzoni a pochi istanti dall’intervallo del match con il Pordenone (testimoniata in tempo reale ieri su queste colonne) è solo la rappresentazione plateale di una convivenza quantomeno problematica tra le due anime della nuova Pro Patria.

Per la verità, la piazzata è stata seccamente smentita in mattinata dal sito ufficiale biancoblu con il seguente comunicato: “In merito alle ricostruzione dei fatti avvenuti ieri in tribuna nel corso della partita tra Aurora Pro Patria e Pordenone riportati da alcuni quotidiani, il Presidente dell’Aurora Pro Patria, Avv. Emiliano Nitti, smentisce categoricamente qualsiasi voce relativa a presunti contrasti all’interno della società. Il Presidente rende noto che non sono state rivolte offese o frasi ingiuriose verso nessuno dei presenti in tribuna. Se il Presidente e il direttore generale hanno lasciato gli spalti al termine del primo tempo, è stato unicamente per andare negli spogliatoi, sincerarsi delle condizioni del capitano Pisani, uscito per infortunio, e stare vicini alla squadra in un momento di difficoltà. Qualsiasi altra interpretazione deve considerarsi arbitraria e priva di ogni fondamento“.

Non resta quindi che attendere le nuove puntate del reality tigrotto visto che ieri in serata Ragazzoni aveva (al contrario) bellamente dribblato le perifrasi: “Finchè c’è Nitti, io con la Pro Patria ho chiuso“. Parole dure come pietre. Che non avrebbero bisogno di interpretazioni. In giornata scopriremo se lo sfogo è diplomaticamente rientrato.

Giovanni Castiglioni