C’eravamo tanto amati. Potrebbe essere questa la sintesi del rapporto fra Varese e Ukic. Un feeling sbocciato in partenza e appassito nelle ultime settimane. Nella testa dei tifosi al momento c’è solo una domanda: perché? Perché Ukic – amato alla follia dalla piazza, come testimonia la vicenda dei fogli con scritto “Roko” – non ha dato neppure una risposta alla proposta di allungamento di contratto? Così come insospettisce l’infortunio che gli ha fatto saltare praticamente  metà della partita contro Avellino, dato che l’ecografia ha dato poi esito negativo. Al di là delle ipotesi, la realtà è che da un mese Ukic è passato da leader incontrastato a separato in casa. Ieri ad esempio il croato non si è allenato neppure con la squadra, che sta preparando la partita di domani. Infatti, Varese è già sul parquet e pensa all’esordio alle last 32 di FIBA Cup: l’appuntamento è per domani sera contro lo Tsmoki Minsk. Non ci sarà quindi Ukic, che – stando alle sue parole di qualche tempo fa – avrebbe voluto giocare fino al 23 dicembre, scadenza naturale del contratto. Ma ora, sapendo che non rimarrà, le necessità di Moretti sono altre: testare gli altri giocatori e le rotazioni con chi il coach ha a disposizione per preparare la seconda parte di stagione senza il croato.

Probabilmente Ukic tornerà in Croazia dalla famiglia lasciando già Varese in questi giorni: rimarrà fermo fino a che arriverà una proposta, che ad oggi non è stata ancora pervenuta. E sempre riguardo alle uscite, sono sempre più vicini a svestire il biancorosso anche Thompson e Shepherd: per loro si tratta di problemi puramente di natura economica. Senza loro tre il roster si abbasserebbe a 11, pronto per essere rimpolpato con gli ultimi due tesseramenti disponibili. L’intenzione della società non è andare su un playmaker ma su un lungo che possa garantire energia e fase difensiva. Diverso è il discorso su Kangur: potrebbe arrivare e sarebbe il perfetto uomo spogliatoio. Nel frattempo, Moretti preferisce pazientare sul discorso esterni: è vero che Ukic se ne va, ma rientra Varanauskas. Certo, non è la stessa cosa, ma numericamente ci siamo. E se Wayns è quello visto a Pistoia, magari l’Openjobmetis non avrà bisogno di un altro playmaker. Domani si proverà a testare la rotazione Wayns-Varanauskas – Cavaliero – Galloway (potrebbe essere provato qualche minuto) . In attesa di conferme.

lu.mastro.