Paolo Nicora torna ad allenare – è il nuovo coach del Basket 7 Laghi Gazzada -, e subito ti viene in mente un vecchio slogan che sembra perfettamente adeguato per la situazione: “La fiducia è una cosa seria che si dà alle persone serie…”.
Ecco, Nicora, grande appassionato, conoscitore, cultore e appassionato di basket, rientra a Gazzada dopo un paio d’anni di stop perchè…
“Perchè – spiega Paolo -, convinto dal progetto, dalle persone e dalle prospettive future di questo club. Una società seria, che negli ultimi anni ha lavorato molto bene raggiungendo risultati importanti e che, soprattutto, non vuole smettere di crescere e di guardare verso l’alto. Di fatto, l’humus ideale per un allenatore come me che, da sempre, attraverso il lavoro svolto sul parquet ricerca anche il miglioramento individuale dei giocatori”.
Inizia l’era-Nicora: con quali prospettive?
“Rispetto alle buonissime stagioni prodotte da un ottimo tecnico come Garbosi, abbiamo cercato di ringiovanire il gruppo inserendo elementi in possesso di qualità e delle caratteristiche sulle quali provare a costruire qualcosa in chiave futura”.
Quindi, esaurita questa premessa, che squadra hai allestito?
“Prima di tutto, partendo dalle molte note positive del passato, ho pensato principalmente a mantenere l’equilibrio di un gruppo che – ribadisce Nicora -, ha comunque un DNA vincente ed è in possesso di diversi eccellenti giocatori. Poi, in ragione di ciò che dicevo prima, abbiamo cercato di inserire giocatori giovani che, però, si sono già messi alle spalle esperienze importanti e hanno già ricoperto ruoli da protagonista. Ecco dunque spiegati gli arrivi di Clerici e Somaschini i quali, già visti e apprezzati in C1 con la Valceresio, hanno colto al volo l’opportunità per misurasi con ambizioni più elevate. Insieme a loro, abbiamo scelto altri giovani che, invece, godendo della giusta “protezione”, meritano di essere lanciati: è il caso di Filippo Testa, che abbiamo riconfermato, e di Jacopo Lepri, playmaker che dopo le stagioni da “sparring” con la Pallacanestro Varese, avrà l’occasione di mettersi in luce. Il tutto, naturalmente, miscelato, anzi, esaltato dalla presenza dei nostri senior: Passerini, Spertini, Moraghi, Fedrigo ed il nuovo arrivato Andrea Cappellari, un ritorno molto apprezzato”.
Però non avrete più Terzaghi, il miglior marcatore della passata stagione. Assenza che peserà, secondo te?
“Quando si tira in ballo il miglior realizzatore della C1 servono cautela e molta attenzione nei giudizi. Tuttavia, ritengo che la partenza di Terzaghi (finito a Valceresio ndr) servirà da stimolo ed elemento responsabilizzante per un gruppo in cui tutti saranno chiamati a produrre qualcosa. Inoltre, sotto il profilo strettamente tattico, senza Manuel potremo giocare in maniera totalmente atipica negando ogni punto di riferimento. Insomma: vorremmo provare ad allargare il campo ad ogni possesso, mettere grande velocità di esecuzione nel gioco offensivo e aggressività difensiva per tutti i quaranta minuti”.
Traguardi prefissati?
“Nessuno e, soprattutto, nessun proclama anche se, sulla carta, sappiamo di aver messo insieme un nucleo competitivo. Dunque, al momento c’è una certezza: tanto lavoro per una squadra a cui si chiede solo di crescere e migliorare strada facendo…”.

 

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Massimo Turconi