La serie C2 è categoria che, in questa stagione, sarebbe piaciuta anche a Robert Musil perché abitata da almeno quattro-cinque personaggi palesemente senza qualità. Il grande scrittore austriaco avrebbe preso alcuni di loro ergendoli a protagonisti dei suoi romanzi – vedi, appunto, “L’uomo senza qualità” – descrivendone con solerzia la loro arrogante incapacità e la straziante, indicibile pochezza. Ma la C2 è anche abitata da protagonisti, per nostra fortuna più numerosi, che invece, brillano per talento tecnico, doti umane, serietà, umiltà e intelligente determinazione. Tra questi, certamente, c’è Giorgio Beretta, ala del Basket Tradate (foto di squadra in alto) che con una prestazione monstre – 32 punti, 7/15 da 3 punti, 8 rimbalzi, canestri decisivi e presenza costante – ha trascinato la sua squadra nell’importante vittoria colta nel derby a Luino.
“Un bel successo rispetto al quale, però – dice Beretta – non voglio prendermi nessun merito perché la squadra non solo ha sostenuto la mia azione, ma ha fatto qualcosa di più: nel momento in cui Luino ha azzeccato un paio di mosse tattiche, nella fattispecie una zona mista, i miei compagni sono stati bravissimi nel leggere la situazione e nel vestire a loro volta i panni dei risolutori. Quindi, se proprio si vuol essere precisi, si potrebbe dire che io ho aiutato la squadra ad arrivare fino a un certo punto, ma il seguito, con il sottoscritto braccato, il gruppo ha trovato i giocatori adatti, segnatamente Tommy Sacchetti e Muraca, per finire positivamente la “pratica””.
Trattandosi di un derby in chiave varesina: come hai visto Luino?
“Bene, molto bene – risponde Giorgio -. Ho ammirato un gruppo che all’insegna della grande compattezza e coesione tra giocatori esperti e giovani (benissimo Vitella ndr) ci ha messo in grande difficoltà. Ho apprezzato in particolare l’energia prodotta da Under che mi sono sembrati concentrati, attenti e perfettamente consapevoli del loro ruolo di sostegno attivo a senior di livello come Gardini, Gubitta, Pehar. Tra l’altro loro erano senza Calcagno, pedina fondamentale per i giochi in area: quindi, Luino, è una squadra che quando raggiungerà il perfetto amalgama darà sicuramente fastidio a tutti”.
Qual è il tuo parere sui risultati di giornata?
“Partirei dalla debordante vittoria ottenuta da Castronno contro Cantù: un quarantello che mi stupisce di più in ottica canturina, che non per le acclarate e confermate qualità di un big-team come Castronno. Insomma: avrei scommesso sull’1, ma non su un risultato così roboante. Altro risultato importante, anche se un po’ meno a sorpresa, è stata la vittoria conquistata dalla Pallacanestro Varese a Cassano Magnago. Evidentemente i miei ex-compagni Mapelli, Poggiolini, Del Torchio e compagnia hanno sofferto la maggio fisicità e soprattutto le lunghissime rotazioni dei giovani varesini, in una gara che, comunque, è girata solo negli episodi finali. I restanti risultati mi sembrano nella norma, considerando per esempio che una formazione come Bosto ha cambiato tantissimo, ma necessita di tempo per assemblare l’indubbio talento e per migliorare conoscenza reciproca e modo di stare in campo. Tuttavia, ne sono sicuro, di Laudi, Missoni e compagni sentiremo ancora parlare. Bene…”.

SERIE C2 – TERZA GIORNATA
Castronno-Cantù 85-46
Luino-Tradate 61-70
Tavernerio-Cadorago 51-64
Cerro Maggiore-Fagnano 76-67
ABA Legnano-Gallarate 48-62
Bollate-Lentate 60-81
Cassano M.- Pallacanestro Varese 78-81
Bosto-Rovello 78-82

CLASSIFICA
Castronno, Cadorago, Rovello 6; Gallarate,Cantù, Cerro, Tradate 4; Cassano, Bosto, Legnano, Tavernerio, Pallacanestro Varese, Lentate 2; Bollate, Luino, Fagnano 0.

Massimo Turconi