Nello sport, come nella vita, la motivazione è tutto. Ed era un Caccia alla ricerca di sprone e stimoli nuovi colui che rispose al terzo squillo del telefono una radiosa e sfolgorante mattina di un luglio cristallino come mai negli ultimi anni. Poche parole e l’indice nasdaq della mia autostima schizzò ai massimi. Dal CONI regionale mi si informava della mia nomina a Delegato Provinciale. In soldoni, sarei diventato il nuovo amministratore del condominio dello Sport in provincia, il punto di riferimento delle società del territorio nella gestione dei rapporti con il “papà” della regione Lombardia, parole e musica di Oreste Perri, presidente regionale, campione mondiale e olimpico della canoa. Emozione, gratitudine, entusiasmo. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano è il grande contenitore delle Federazioni sportive, la Stele di Rosetta dell’attività agonistica. Cambiano gli stemmi ed i loghi, ma non mutano gli obiettivi. Sport, regole, rispetto, sacrificio.

La nostra provincia respira attività motoria ed il CONI di riferimento ha schierato presidenti di altissimo profilo prima di essere trasformato in Delegazione con la ristrutturazione dei quadri sportivi. Un grande onore, quindi, ed una grande responsabilità. Mi spiaggio come un’otaria per qualche giorno sulla rena di Varigotti e torno bello carico per dare inizio al mandato. Necessito di una guida iniziale per capire e carpire notizie ed atteggiamenti, situazioni e comportamenti. Nessuno meglio di Stefano Ferrario, Delegato uscente, bustocco verace, può introdurmi nella nuova dimensione quasi fosse un novello Virgilio che mi conduce in un inferno di codici, codicilli, dettagli e regole non scritte. Sono sul pezzo, cresce la confidenza e prendo contatto con i nuovi uffici a Varese, ordinati, razionali esattamente come Donatella, dipendente CONI, motore instancabile della Delegazione, una sorta di computer di bordo, puntuale e precisa. La via è tracciata, gli obiettivi sono chiari, la nave è pronta a salpare.

La differenza la fa l’equipaggio, il meglio che si possa chiedere, una Seleçao di uomini e donne illustri che sprizzano sport da ogni poro.
Pippo Gazzotti, uomo delle nevi, coordinatore tecnico per i rapporti con il mondo scolastico e le Federazioni, una sicurezza.
Gianni Chiapparo, Signore dei Tabelloni, pane e basket educativo, direttore del progetto Educamp 2015.
Mariangela Casartelli, Regina dell’Arco, dolcezza e delicatezza in un mare di competenza, un punto di riferimento, fiduciaria CONI per il territorio di Varese.
Bruno Frigeri, ammiraglio dell’Atletica Leggera, mai sopra le righe, prezioso e determinante, fiduciario CONI per il territorio di Busto Arsizio e Gallarate.
Alberto Bonomi, fenomenale in ricezione e sotto rete, pallavolista, pronto ad una “veloce” in qualunque momento, una certezza, fiduciario CONI per il territorio di Arcisate e Porto Ceresio.
Luigi Manzo, la nobiltà del remo, l’eleganza di un equipaggio dell’otto, saggio e preparatissimo, fiduciario CONI per il territorio di Luino e Ponte Tresa.
Gianfranco Ranzato, lo stile e l’armonia dell’arrampicata, determinato, coraggioso, uno di noi, fiduciario CONI per il territorio di Saronno e Tradate.

Neppure il versatile e scaltro Odisseo poteva vantare marinai simili. Gli impegni si rincorrono, presentazioni di gala, conferenze stampa, cerimonie di apertura dagli alianti alle biciclette. Ma io sono uomo di campo, poco mi si addice il vestito della festa, alla cravatta preferisco di gran lunga un bel paio di calzoncini corti… Ed allora mi reco volentieri dagli amici della Canottieri Corgeno per i campionati  italiani di sedile fisso e scopro che le barche di gara hanno nomi esotici ed ammalianti, tutti girano con un remo sulla spalla- ci fosse il veggente Tiresia chiederebbe loro di separare la pula dal grano…-, il clima è festoso ed agonisticamente corretto. E’ bello respirare la pulizia dello sport. E poi dagli amici del rugby Varese, evitando placcaggi e passaggi in avanti per chiudere in bellezza con l’eleganza ed il rispetto degli alianti in volo sui nostri cieli con la benedizione degli amici dell’Aero Club Adele Orsi.
Un primo fine settimana intenso, culminato con la riunione plenaria con i presidenti di Federazione. Una sana chiacchierata per scoprire obiettivi comuni, per conoscere belle persone che dedicano molto del loro prezioso tempo alla passione sportiva. Uomini e donne dei quali il mio “papà” sportivo, storico e indimenticato Presidente Provinciale CONI Enrico Ravasi, sarebbe stato fiero. Ma questa è un’altra storia…

Marco Caccianiga, Delegato Provinciale CONI Varese