Dopo due buone prestazioni, la prima contro Roma culminata con una vittoria e la seconda al Forum contro Milano in cui è arrivata una sconfitta di “soli” dieci punti, la Openjobmetis Varese torna in campo domenica (ore 18:15) contro la Vanoli Cremona, in occasione della ventitreesima giornata del campionato di Serie A di basket.

«È stata una settimana, la nostra, in cui abbiamo proseguito con il lavoro cominciato al mio arrivo -ha affermato Attilio Caja in conferenza prepartita- anche se abbiamo dovuto fare a meno di Diawara (il francese si era fermato durante il match contro l’Olimpia per un problema al polpaccio, ndr) che oggi e domani riprenderà a parte. Dobbiamo ancora valutarlo, ma con ogni probabilità non farà parte del match. Gli altri, però, hanno tutti fatto un buon lavoro; c’è stata una fase di lieve stanchezza, motivo che mi spingerà, tra oggi e domani, ad alleggerire i carichi di lavoro in modo da arrivare alla partita al massimo della forma».

Di fronte una bella “sorpresa” come la Vanoli che quest’anno ha trovato la giusta chimica.
«Personalmente è un ambiente che conosco bene (Caja ha allenato Cremona in due occasioni, ndr); ho creato tantissimi buoni rapporti come quelli con il Presidente Aldo Vanoli e con l’assistente Paolo Lepore, che è stato mio vice nella Nazionale Sperimentale, oppure come quello con il GM Andrea Conti che ho anche allenato quando era giocatore. Siamo consapevoli del valore dei nostri avversari. Per avere la meglio dovremo proseguire con le belle prestazioni messe in mostra nelle ultime uscite, cercando di farlo nell’arco dei 40 minuti senza troppe pause. Il loro leader è senza dubbio Luca Vitali, bravo ad armare l’atletismo degli americani arrivati quest’estate e che hanno dimostrato grande atletismo nei giochi di contropiede, nei rimbalzi e nell’1vs1. E poi c’è Daniel. Dovremo fare attenzione a lui, perché arriverà qui agguerrito, volenteroso di far bene di fronte al suo “vecchio” pubblico. Dovremo essere bravi a contenerlo».

Per l’ennesima volta in stagione non ci sarà ancora il roster completo.
«Purtroppo gli infortuni sono cose che fanno parte dello sport. Piangersi addosso non porterà a nulla. La mia concezione non si basa sul massimo assoluto, semmai su quello relativo, che mi porta a cercare di fare il massimo con quello che ho. Diawara non ci sarà? Bene, subentrerà Okoye che contro Roma aveva fatto benissimo; mi auguro solo possa ripetere quella prestazione. Se Kuba si riprenderà per il prossimo match, allora ci aiuterà anche lui con la professionalità e l’attaccamento di sempre. L’importante, ripeto, è ottimizzare al massimo le risorse a disposizione».

Che obiettivi ti sei posto per la fine della stagione?
«Nessuno. Quelli si possono fare all’inizio di un’esperienza quando si ha tempo per programmare. A questo punto della stagione, invece, ci sono troppe variabili. L’unica cosa che si può fare è cercare di mettere in pratica la propria idea basket ed uscire dal parquet dopo ogni patita con la consapevolezza di aver dato il massimo. Questo indipendentemente dal risultato. Ed è per questo che ogni giorno ci alleniamo con tanta intensità per provare a fare bene».

Marco Gandini