Tutto pronto per il derby contro Milano che domenica al Forum vedrà la Openjobmetis Varese alla ricerca della seconda vittoria consecutiva dopo il buon successo contro Roma. Impresa quasi impossibile per la compagine biancorossa che, però, ha dalla sua la “leggerezza” di non aver nulla da perdere. Troppo poco, forse, per aver la meglio contro la corazzata Olimpia, ma si sa, un derby è sempre un derby.

«Questa settimana -ha affermato Attilio Caja– abbiamo cercato di insistere non solo sulle cose che dobbiamo migliorare, ma anche e soprattutto sulle cose che contro l’Acea ci hanno portato alla vittoria, in particolare l’aggressività difensiva. Abbiamo provato ad aumentare il livello fisico considerando che andremo ad affrontare una compagine come Milano, squadra che può arruolare in tutti i ruoli giocatori in grado di fare la differenza. Non a caso è l’unica squadra italiana in Eurolega. La risposta dei ragazzi è stata ottima, soprattutto dal punto di vista mentale. Abbiamo provato a migliorare il gioco in attacco, dove domenica siamo stati un po’ “pasticcioni”, in particolare sul ritmo di posizionamento e di passaggio. Domenica dovremo fare una gara fatta di resistenza e di voglia; dovremo giocare con intensità senza lasciare liberi i nostri avversari nell’1 vs 1, soprattutto in difesa. Dovremo essere bravi a raddoppiare ripartendo in contropiede e correndo in modo intelligente. Non ho studiato aggiustamenti che possano interessare l’immediato; semmai situazioni che possano andare bene anche e soprattutto nel futuro».

La gara contro Roma ha gettato una ventata di entusiasmo.
«A dir la verità i ragazzi li ho sempre visti vivi e pieni di fiducia. Il successo contro Roma ci ha portato positività e ciò mi dà fiducia per il match contro Milano dove dovremo saper combinare fisico e tecnica. Non solo; sono curioso di vedere l’orgoglio e la competitività dei miei ragazzi, caratteristiche che mi permetteranno di conoscerli ulteriormente».

Parliamo di singoli. Il rendimento di Maynor cresce giorno dopo giorno.
«Veniva da un periodo lunghissimo di inattività, motivo per cui non era ancora riuscito ad esprimersi ad alti livelli; ora sta trovando continuità grazie anche ad allenamenti intensi. Deve continuare su questa strada. Rautins? Lo valuteremo in questi giorni, ma le premesse della settimana sono state positive. Okoye? Non abbiamo ancora parlato della sua situazione, ma non l’ho mai visto a disagio. Credo che debba continuare ad allenarsi forte come sta facendo perché ne trarrebbe solo benefici per se stesso e per la sua carriera che si prospetta ancora lunga e piena di soddisfazioni».

Marco Gandini