L’operazione ‘I treni del gol’ prende sempre più forma. La bufera è scoppiata nella mattinata di ieri con l’arresto del presidente del Catania Pulvirenti e di altre sei persone, poi, nel pomeriggio sono trapelati i primi nomi tra cui quello del biancorosso Riccardo Fiamozzi che proprio oggi ha affidato le sue prime dichiarazioni all’avvocato Fabio Giotti che evidenzia la totale estraneità del proprio assistito da ogni coinvolgimento “in quanto Fiamozzi ha sempre svolto la propria attività con assoluta professionalità e dedizione e non accetta che il suo nome venga associato a presunti fatti illeciti. Rimaniamo in ogni caso fiduciosi che la sua posizione si chiarirà al più presto con esclusione di ogni ipotesi accusatoria e ci riserviamo ogni azione risarcitoria nei confronti di chiunque abbia causato, millantando, tale attenzione mediatica che ha creato un danno d’immagine al calciatore che merita di essere nominato solo per le prestazioni calcistiche e null’altro”.
Oggi sono filtrate altre indiscrezioni e sono usciti altri nomi tra cui quello dell’ex biancorosso Christian Terlizzi che si dichiara, al Giornale di Sicilia, estraneo a ogni imputazione: “non so cosa sia successo. Combine Catania-Trapani? Io ricordo che abbiamo perso sul campo: la partita l’hanno vista tutti. Parlano i fatti, le chiacchiere invece le lascio agli altri. Abbiamo perso 4-1, è vero, ma è un risultato che ci può stare. Mi dispiace che le cose vengano ingigantite, come spesso succede nel calcio: evidentemente c’è qualcuno che si diverte a chiacchierare parecchio e che cerca soltanto di farsi un po’ di pubblicità”.
Sarebbe anche stato ritrovato il ‘libro mastro’ dove venivano annotate tutti i  nomi dei giocatori e le cifre a loro assicurate per truccare le partite. Si prepara un’altra estate calda, molto calda, visto che l’inchiesta è solo all’inizio e di ora in ora ci possono essere sviluppi.

Ulisse Giacomino