Spuntano nuove indiscrezioni nello scandalo legato al calcioscommesse che coinvolgono la Pro Patria. Tre le partite ‘taroccate’ su cui si puntava: Cremonese-Pro Patria 3-1, Torres-Pro Patria 4-0, Pro Patria-Pavia 2-3. Secondo quanto si evince dagli atti queste sconfitte ravvicinate e maturate in maniera ‘strana’ avevano insospettito anche lo spogliatoio ‘sano’ dei tigrotti. La certezza che qualcosa non quadrava aleggiava nell’aria e il capitano Matteo Serafini era arrivato ai fatti accusando il compagno di squadra Gerolino e l’allora allenatore Tosi.
Il tutto traspare da una intercettazione tra il ds della Pro Patria Fabio Tricarico e Mauro Ulizio: “La conversazione – annotano gli investigatori dello Sco della Polizia– lasciava intuire quale fosse la questione che Gerolino avvertiva l’urgenza di sottoporre all’Ulizio, ottenendone il soccorso immediato”. “Il Tricarico informava l’Ulizio di discussioni insorte nello spogliatoio del Pro Patria, laddove Serafini aveva sollevato obiezioni rispetto al momento che stava attraversando in campionato la squadra, coinvolgendo taluni compagni, tra cui Adolfo Gerolino”. “Matteo Serafini aveva mosso un atto d’accusa contro suoi compagni di squadra – si continua leggere – che il Tricarico non esitava a definire ‘uomini’ dell’Ulizio, avverso i quali muoveva accuse che li rendevano meritevoli della messa al bando dalla società”. Tricarico “andava oltre e illustrava all’Ulizio, per sommi capi, la discussione avuta al riguardo con Serafini asserendo di avere suggerito al calciatore di risolvere la faccenda sfidando a duello i colleghi che stava accusando, pur di scansare, a suo dire, l’obiezione che il Serafini aveva sollevato”.
Ulisse Giacomino