Spuntano altre e nuove intercettazioni sulla Pro Patria nell’ambito dell’operazione “Dirty Soccer” che martedì all’alba ha squarciato il cielo della Lega Pro e della Serie D. Ulteriori particolari si aggiungono quindi di giorno in giorno rendendo piuttosto difficile la posizione di alcuni dirigenti, giocatori ed ex giocatori biancoblu.

Negli stralci delle telefonate tra Mauro Ulizio e il figlio Andrea si comprende che la partita Cremonese-Pro Patria sia stata venduta da Andrea Ulizio, da mister Tosi, da Melillo e da Gerolino che avrebbero ricevuto 5000€ ciascuno. Qualcosa non torna, però, sul pagamento della somma ed è il motivo della telefonata tra i due Ulizio.
Andrea Ulizio: “Ascolta una cosa, guarda che mi stavano dicendo che “mancano cinque” a tutti e due!”
Mauro Ulizio: “Cioè?”
Andrea Ulizio: “Cinquecento…”
Mauro Ulizio: “Ah sì, è vero, ha ragione, quattro e cinque, giusto, giusto!”
Andrea Ulizio: “Eh, va bene, dai, poi la prossima volta!”

La “prossima volta” individuata da Andrea Ulizio sarebbe dovuta essere Pro Patria-Venezia del 21 dicembre, ma le quote sono troppo basse e Mauro Ulizio e il suo socio Massimiliano Carluccio ne discutono; i calciatori, nel frattempo, sembrano dispiaciuti di non poter ricevere il compenso pattuito.
Ulizio: “Non posso mettere di tasca mia cinquemila euro dai, per dare a…”
Carluccio: “No, ma quello che dici te è giusto, non è quello il problema”
Ulizio: “I ragazzi, i ragazzi vanno, vanno a farsi le vacanze? Si aspettavano altri… che gli davamo quello che gli dovevamo dare. Stamattina sono venuti un pochettino, sai, non incazzati però erano dispiaciuti, si aspettavano alte due lire, capito?”

Attorno a Natale, Vincenzo Melillo avrebbe meditato l’idea di uscire dal giro del calcioscommesse perchè non aveva ancora ricevuto parte dei soldi che gli spettavano e lo comunica al compagno Adolfo Merolino. Tra quelli che venivano definiti gli “operai” c’è anche mister Marco Tosi che il 17 gennaio parla con Mauro Ulizio.
Il giorno dopo, Mauro Ulizio comunica al figlio l’intenzione di lasciare la Pro Patria perchè aveva avuto una forte litigata con il presidente Vavassori: “Mi ha detto: ”adesso o tu mi dimostri che mi rimetti… mi rimetti in ordine la squadra e cominciate a vincere e quindi ti esponi e ti prendi le responsabilità. Io metto i soldi… quelli che… che ci sono da mettere fino ad adesso… ti garantisco che se non va bene ti riprendi i tuoi soldi, però ti devi prendere le tue responsabilità perchè io, a sto punto, sto facendo una figura di merda”… perciò io gli ho detto… “no io non voglio espormi perchè sono in una situazione in cui non posso espormi”… e lui mi ha detto… “va bene allora il nostro accordo finisce qui e non ti esponi però io non mi sento neanche di doverti ridare niente perchè sono convinto che io non sono in torto”.

Ma non finisce qui perchè nello spogliatoio qualcuno comincia ad accorgersi di qualcosa, uno su tutti: il capitano Matteo Serafini che in spogliatoio accusa il compagno di squadra Gerolino e l’allora allenatore Tosi. Mauro Ulizio lo comunica al figlio in un’altra telefonata.
Mauro Ulizio: “Cioè io non posso… che cazzo faccio, mi espongo? Cioè secondo lui io martedì devo entrare dentro gli spogliatoi e devo dire “boh, adesso da oggi in poi le cose cambiano: non avevate certezze, adesso le certezze le avete qua, comando io”
Andrea Ulizio: “Non scherzare dai”
Mauro Ulizio: “Non ho nessuna intenzione, nessuna voglia di continuare così, mi stanno massacrando… Ti stanno massacrando… C’è Tosi che è un coglione”
Andrea Ulizio: “Perchè?”
Mauro Ulizio: “Perchè minchia ieri a Gerolino non sai che… che gli ha fatto…”
Andrea Ulizio: “Cosa?”
Mauro Ulizio: “L’ha massacrato in panchina quando l’ha sostituito”
Andrea Ulizio: “Sì?”
Mauro Ulizio: “Sì… Ha rilasciato una dichiarazione: “Se rimango, da martedì decido io” ha detto, come se oggi qualcuno gli stesse imponendo delle scelte… Dice Gerolino… mi ha detto che ieri tra il primo e il secondo tempo ha preso… ha preso calci, e Serafini se li è tenuti dentro lo spogliatoio e ci ha parlato”
Andrea Ulizio: “Eh… perchè? Cosa c’è?”
Mauro Ulizio: “Eh, appunto, vorrei capire perchè… Abbiamo pensato tutti e due la stessa cosa?”
Andrea Ulizio: “Tipo? Che lì avesse sputtanato tutto… Non ci voglio credere…”
Mauro Ulizio: “Adesso stamattina chiamo Calzi”
Andrea Ulizio: “Se… pensi che Calzi poi te lo venga a dire?”
Mauro Ulizio: “Sì, perchè Calzi non… non gli piace Tosi come allena”.

 

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