
Tappa a Varese per “Regoliamoci. Le regole del gioco pulito”. Di cosa si tratta? Di un progetto realizzato dalla Lega Serie B insieme a Sportradar, società leader nell’analisi dei flussi di scommesse e nella lotta al match-fixing, con il contributo dell’Istituto per il Credito Sportivo, per combattere le frodi sportive utilizzando le armi della conoscenza e della
formazione. Quello di “Regoliamoci” è un vero e proprio tuor che oggi è sbarcato nella Città Giardino. All’Hotel Relas di Varese l’intera giornata è stata dedicata al tema. Al mattino è toccato a prima squadra, staff tecnico e dirigenza, mentre nel pomeriggio sono stati coinvolti i giovani di Primavera. Si è discusso dei possibili tentativi di frode, dei rischi di un eventuale coinvolgimento diretto, delle tecniche che le organizzazioni criminali utilizzano per avvicinare i tesserati; insomma, una vera e propria lezione di “autodifesa” resa ancora più efficace grazie alla visione e all’analisi di episodi realmente accaduti.
Il progetto Regoliamoci è organizzato e coordinato da Gianluigi Pocchi, responsabile delle attività di Integrity della Lega Serie B: “Il nostro percorso è iniziato a Bari. Andiamo a far visita a tutte le realtà di Serie B e promuoviamo il gioco pulito. I giocatori non devono allenarsi solo a livello fisico, ma devono anche aumentare le loro conoscenze sul tema avendo chiare le regole e le conseguenze del non rispettarle”.
A supportare il lavoro di educazione e contrasto al match fixing per giocatori e dirigenza, l’avvocato Guido Camera, legale che assiste la Lega Serie B, quale parte lesa, nei procedimenti penali di Cremona, Bari e Napoli; e l’Istituto di Credito Sportivo, presente con il coordinatore marketing Alessandro Bolis, che ha scelto di appoggiare le attività formative dimostrando grande fiducia nel progetto.
























