Se non è rotto, perchè lo aggiusti? E, in effetti, la Pro Patria che affronterà domani sera il Mantova potrebbe rispondere allo stesso appello di quello (vincente) già sillabato la settimana scorsa con l’Alto Adige. Strano? No, perchè la Zen Revolution di Montanari prevede consapevolezza, serenità, continuità, e poco spazio per gerarchie diverse da quelle espresse in allenamento.
Quindi nessuna sorpresa se i rientranti dalla squalifica Calzi e Bovi dovessero cominciare la serata accomodati in panca. Per il resto, probabile riedizione del 4-2-3-1 con il solo dubbio per una possibile variazione nei due playmaker. Ma è solo una sensazione. Registrata la filantropia di Vavassori, che avrebbe ceduto il club per un solo euro (ad averlo saputo prima ci avremmo fatto un pensierino), rimane la curiosità di scoprire se domani, a soli 70 chilometri da casa (questa la distanza tra il “Martelli” e la Ghirlandina) il neo (fino a prova contraria) presidente Filippi seguirà la sua creatura dal vivo. Le apparenze (almeno quelle) sarà il caso di salvarle.

I 21 convocati per il match di domani (Stadio “Danilo Martelli”, ore 19.30) con il Mantova: Arati, Baclet, Botturi, Bovi, Brunori, Calzi, Casolla, Candido, D’Errico, Giorno, Guglielmotti, Lamorte, Melillo, Palumbo, Panizzi, Perilli, Pisani, Romeo, Serafini, Taino, Terrani.

Giovanni Castiglioni