Nel pomeriggio di ieri si sono svolte le batterie dei singoli AS (arms-shoulders) maschile e femminile, con l’Italia in gara con Eleonora De Paolis (CC Napoli) e Fabrizio Caselli (SC Firenze), del doppio misto TA (trunk-arms) con protagonisti Romina Modena (SC Flora) e Danilo Stefanoni (CC Aniene) e del quattro con misto LTA (legs-trunk-arms) composto da Lucilla Aglioti, Paola Protopapa, Tommaso Schettino (CC Aniene), Luca Lunghi (CUS Ferrara), timoniere Giuseppe “Peppiniello” Di Capua (CN Stabia).
Il primo via vede protagonista la De Paolis nel singolo femminile AS , terza nella prima parte di gara alle spalle della norvegese Birgit Skarstein e della bielorussa Liudmila Vauchok. Da metà gara l’azzurra rinforza nel tentativo di portarsi sulle battistrada, ma le posizioni non cambiano e così la De Paolis, terza alle spalle di Norvegia e Bielorussia, dovrà sostenere i recuperi.
Nel singolo AS maschile Fabrizio Caselli viene sorpreso dalla partenza sprint del brasiliano Rene Pereira, e a metà gara transita in terza posizione, tallonando il britannico Tom Aggar. Aggar dopo i primi 500 metri mette la punta davanti a tutti e la mantiene per il resto della regata, chiudendo davanti a Pereira. Caselli continua a mantenere alto il ritmo di colpi mantenendo ben salda la terza piazza su Repubblica Ceca e Ungheria, garantendosi così la qualificazione per le semifinali.
La terza barca azzurra è il doppio misto TA, con Romina Modena e Danilo Stefanoni che subiscono la bruciante partenza dell’equipaggio australiano il quale si trascina dietro il Brasile. La seconda parte di gara non vede alcun cambiamento, e anche se l’Olanda insidia l’armo brasiliano, le posizioni restano invariate: Australia e Brasile chiudono in testa e passano direttamente in finale, per l’Italia c’è la quinta piazza e dunque i recuperi.
Un solo posto in finale per l’ultima gara del programma azzurro, la batteria del quattro con misto LTA, che si apre con l’exploit dell’Ucraina che schizza in testa e si piazza prima a metà gara seguita a stretto giro dall’Italia che nella seconda parte della regata mette a dura prova la resistenza ucraina attaccando senza risparmio, sforzo premiato sul finale dal momento che l’armo azzurro completa il sorpasso e passa il turno accedendo alla finale.

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