La maggior parte della carriera calcistica di Stefano Cavalli, che fino a qualche settimana fa lavorava nel settore giovanile della Pro Patria e con mister Tosi, si è svolta in Svizzera in squadre di Prima e Seconda Divisione. Nel Morbio, a fianco del nostro team Manager Silvio Papini, Stefano Cavalli ha vinto per due anni la classifica dei marcatori. Poi ha giocato in Italia in diverse squadre di Lega Pro chiudendo la carriera calcistica a 36 anni nella Venegonese.
Stefano, mi hanno detto che tutt’ora segui molto attentamente il calcio svizzero, c’è differenza con quello italiano?
«Posso dirti una cosa? Ho diversi amici dirigenti sportivi nel Chiasso e nel Lugano e in Svizzera, soprattutto i settori giovanili sono molto più organizzati rispetto all’Italia. Hanno ottimi impianti sportivi, tecnici molto preparati che seguono i ragazzi e negli ultimi anni hanno migliorato in tutto sia a livello gestionale che organizzativo».
Qual è la tua impressione sul calcio italiano di Serie B e soprattutto di Lega Pro, categoria che hai vissuto in prima persona?
«Il quadro è negativo: mancano gli investitori, manca una politica seria di sostegno del settore giovanile. In generale il livello tecnico si è abbassato ed è inutile nasconderlo. Inoltre parecchie società hanno enormi difficoltà economiche e strutture carenti dove allenarsi».
Conosci il tecnico Bettinelli? Che rapporto hai con lui?
«A mio avviso sta facendo un lavoro spettacolare. Le difficoltà che la società biancorossa sta attraversando sono note e per questo il suo operato acquista ancora più valore. Ci confrontiamo spesso e in passato siamo andati a vedere diverse partite insieme. Ha una grande dote nascosta: riesce a tirar fuori il massimo da ogni singolo giocatore sotto tutti i punti di vista, e punta molto sull’aspetto motivazionale. Bettinelli è un uomo speciale ed un mister molto preparato, sapete qual è il mio sogno? Poter fare il secondo allenatore del Betti! Chissà, magari un giorno questo sogno diventerà realtà».
Capitolo Varese, cosa te ne pare della squadra?
«Contro la Pro Vercelli ha raddrizzato una partita strana, e perderla sarebbe stato ingiusto per la squadra. Credo che il Varese abbia ottime possibilità di salvarsi e di fare un buon campionato. I tifosi, a differenza dalla Pro Patria, sono il vero dodicesimo uomo in campo. Il grande merito di tutto questo va anche all’allenatore che ha creato un gruppo straordinario che sa farsi voler bene dalla gente. Ricordatevi, il campionato di Serie B è lungo e pieno di insidie ma anche di chance».

Claudio Ferretti