La prossima scadenza di pagamenti, quella del 16 febbraio, si avvicina e il Varese è relativamente tranquillo, pronto a saldare tutte le posizioni. “Le disponibilità per ottemperare la maggior parte dei pagamenti ci sono – tranquillizza Giuseppe D’Aniello, direttore generale del club -. Non siamo ancora coperti al cento per cento, ma mancano ancora 4 giorni e stiamo lavorando per arrivare pronti. Siamo fiduciosi”.
Sull’attuale classifica dei biancorossi pesano tre punti di penalizzazione e ce ne sarebbe un altro in arrivo relativo alla fidejussione presentata in ritardo. Il Varese però presenterà ricorso con la speranza di non riceverlo. Stamattina il club di via Manin ha consegnato un preannuncio di reclamo al Collegio di Garanzia del Coni (che rappresenta il terzo grado della giustizia sportiva). “E’ stato un atto formale per rispettare le tempistiche e non si tratta del vero e proprio ricorso – spiega D’Aniello -. Per presentarlo infatti servono le motivazioni dell’Appello Federale che ha ridotto la squalifica di Laurenza e confermato il punto di penalizzazione che non sono ancora arrivate”. Quante speranze ci sono di non ricevere l’ulteriore punto? “Noi siamo fiduciosi perché le nostre motivazioni, che non conosco nei dettagli perché per quello ci pensano i nostri legali, sono valide, ma non è il caso di divulgare false aspettative. Non abbiamo nulla da perdere e tutto da guadagnare, quindi è lecito provarci e siamo ottimisti”.
In questi giorni il Varese si è dovuto accollare un costo ulteriore e non previsto nelle spese di bilancio, ovvero il rifacimento del terreno di gioco del “Franco Ossola”. I lavori di rizollatura sono iniziati domenica sera e termineranno domani, giusto in tempo per la sfida casalinga di sabato contro il Livorno. Si tratta di un intervento costato circa 110mila euro che la Lega di Serie B ha anticipato. “La Lega ci sta dando una mano – spiega D’Aniello – ma la spesa è nostra. Fosse dipeso da noi, per la nostra condizione economica, non andava fatto, ma la Lega ce lo ha imposto e a sua volta è stata obbligata dalla tv. Sappiamo che nel calcio europeo sono le televisioni a comandare e decidono se lo spettacolo è degno o no. Purtroppo il nostro non era bello e ci hanno imposto di intervenire”.
Il campo però era già stato rifatto lo scorso anno anche se non integralmente come nel caso attuale: “Due fattori hanno influenzato negativamente: per prima cosa l’erba non era di ottima qualità e lo sapevamo. Lo stesso agronomo della Lega, Castelli, ci spiegò che era l’unica erba rimasta. Inoltre, subito dopo i lavori il meteo non è stato dei migliori e la pioggia ha inzuppato le zolle. C’è poi da dire che siamo una delle zone più fredde rispetto alle avversarie. Credo che fin quando non verrà messo un sistema di riscaldamento del campo, il problema si riproporrà sempre”.
Putroppo il Varese non potrà testare il nuovo campo prima della partita. La rifinitura in programma domani pomeriggio allo stadio, infatti, non ci sarà. I biancorossi la effettueranno di mattina al centro sportivo Bosto di Capolago. Dunque il manto erboso sarà un’incognita tanto per gli ospiti, quanto per i padroni di casa. Che partita sarà? “Non abbiamo paura del blasone – risponde il dg -. Sappiamo mostrare il nostro valore contro ogni avversario, primo o ultimo in classifica che sia. Ci sarà la massima attenzione da parte di tutti, vecchi e nuovi arrivati. C’è la solita voglia e fame di prevalere sull’avversario”.
Elisa Cascioli