A 48 ore dal battesimo stagionale con pokerissimo a corredo e ad altrettante (o poco più) dal recupero di mercoledì sera a Pavia, alla Pro Patria è già tempo di cercare lo scossone. Applausi dello “Speroni” a parte, infatti, i cinque fichi rimediati dalla FeralpiSalò hanno fatto da prova del Luminol su magagne e ritardi facilmente immaginabili. A partire dagli zero tiri zero scagliati verso la porta di Caglioni. Una scena muta che non può essere derubricata a semplice ansia da esordio.

Nel frattempo, in attesa di capire se alla ripresa degli allenamenti la punta Marra e il portiere Bremec verranno ufficialmente aggregati al gruppo, la società biancoblu ha fatto scadere la deadline del mercato senza perfezionare ulteriori acquisti. Tanto il portafoglio degli svincolati offre occasioni a dozzine.
In via Cà Bianca si starebbe lavorando su un difensore (possibilmente in grado di fare anche la fascia) e su un attaccante con reti nel taschino. Difficile pensare che il secondo profilo in questione corrisponda al ventilato ex Renate Christian Spampatti, 26enne punta di manovra dalle ottime qualità ma dai soli 11 gol nelle ultime 5 stagioni con le pantere brianzole. Se pensiamo che l’attuale punto di riferimento dell’attacco tigrotto Mattia Montini (sabato convincente forse più nella dialettica del post partita che in campo) è a quota 7 negli ultimi 4 campionati, la questione merita vaglio adeguato. Sempre che l’attaccante frusinate non recuperi la verve realizzativa dei tempi della Primavera della Roma di Alberto Rossi. Nell’anno di grazia 2011, Montini spadellò 15 reti in 20 gare di cui 3 nella finale tricolore di Pistoia vinta dai giallorossi sul Varese di Devis Mangia. Alla Pro Patria “quel” Montini farebbe davvero comodo.

Giovanni Castiglioni