Non sappiamo se è stato il nostro articolo o il richiamo irresistibile dei playoff (supponiamo il secondo motivo), ma neanche pioggia e vento sono riusciti a fermare un’affluenza entusiasmante di pubblico al Campus. Come già detto, stasera ci si gioca il proseguimento della stagione e i ragazzi di coach Passera necessitano di un supporto fondamentale dagli spalti. Anche perchè l’inizio non è dei più favorevoli: pronti via e 4-0 Cecina. Ci pensa Castelletta a mettere in gara i suoi con due piazzati dai 5 metri, ma è proprio sotto le plance che coach Campanella imposta il gioco dei suoi: i primi quattro canestri degli ospiti, infatti, avvengono nell’area colorata con Sanna autentico mattatore. La partita è intensissima dal punto di vista tattico, Passera prova a mescolare le carte cambiando in corsa anche 4/5 del quintetto iniziale, ma la difesa aggressiva degli ospiti (ben tollerata dal duo arbitrale, a dire il vero) non permette a Varese di trovare canestri facili. Anzi, col primo dardo dall’arco, di Bruni, Cecina chiude il primo quarto avanti di tre, 15-18.
C’è aria di parziale, quelli che tanto male hanno fatto nelle prime due sfide, e difatti una tripla di Rossato fissa il +9 per i toscani, 17-28 al 12′. Passera tenta la carta della difesa a zona, ma nulla può contro l’arma più devastante che esista a livello sportivo: il protagonismo degli arbitri. Non siamo mai stati maldicenti verso i grigi, ma stavolta non possiamo non puntare il dito contro i fischietti: a parte la miriade di infrazioni non fischiati a favore di Cecina, un fallo non decretato ai danni di Filippo Rovera scaturisce un doppio tecnico alla panchina varesina con conseguente espulsione di Passera. L’allontanamento del proprio coach, anziché indebolire, rafforza lo spirito dei gialloblu che tentano una rimonta subito azzerata da Cecina. Guidati dall’esperienza di Bruni e Gambolati, gli ospiti allungano fino al +15 dell’intervallo, 32-47. Ripetiamo: non vogliamo fare polemiche puerili ed infantili, ma vi diamo un dato abbastanza eclatante sui tiri liberi nei primi due quarti: 1/2 Robur, 16/18 Cecina.
Alla ripresa delle ostilità il cuore di Varese è encomiabile: 4 recuperi difensivi e due dardi di Bolzonella e Matteucci riducono a 10 le lunghezze di vantaggio ospite, 32-42 al 24′, ma il controllo del gioco è totalmente nelle mani toscane. Troppa la superiorità tattica dei rossoblu, bravi a creare spazi in attacco per colpire dalla distanza o a recuperare palloni per facili contropiedi; in un amen, con una varietà di soluzioni offensive imbarazzante, è +18 al 30′: 53-71.
Inutile soffermarsi sul quarto ed ultimo periodo, durante il quale va premiata la professionalità dei gialloblu, bravi a non mollare mai il colpo nonostante il divario ormai incolmabile. Solo un particolare momento di questo quarto va ricordato: a 1’28” il capitano Martino Rovera esce tra gli applausi scroscianti del pubblico ed è l’ultima volta che lo farà. La partita scivola via fino al 60-81 finale.
Non sarebbe giusto criticare la Robur per questa semifinale: l’avversario era nettamente superiore e ridurre una stagione favolosa alle ultime tre gare sarebbe veramente ridicolo. Dobbiamo anzi ringraziare tutti i ragazzi di coach Passera, partiti ad ottobre scorso con l’obiettivo di una salvezza tranquilla e culminata con l’ingresso tra le prime quattro squadre del campionato. Più di così, obiettivamente, si sarebbe preteso troppo. Permetteteci di chiudere con un grido: un capitano, c’è solo un capitano…

Coelsanus Varese – Gr Service Cecina 60-81 (15-20, 32-47, 53-71)
Coelsanus: Bolzonella 12 (4/9, 1/4), Piccoli 5 (1/3, 1/1), Castelletta 8 (4/7), Tourè 10 (5/8, 0/2), Santambrogio 7 (2/3, 1/2), Matteucci 3 (1/3 da 3), Lenotti, Rovera M. 3 (1/2, 0/3), Rovera F. 12 (6/10, 0/2), Pagani (0/1). All. Passera.
Cecina: Fratto 10 (3/7, 0/2), Sanna 21 (4/11, 2/3), Del Testa 14 (2/2, 3/7), Gambolati 14 (3/4, 1/2), Caroti 5 (2/6, 0/2), Favilli, Fantoni (0/1), Bruni 12 (1/3, 3/5), Pagni 2 (1/2), Rossato 3 (1/3 da 3). All. Campanella.

LE PAGELLE

Matteo Gallo