A pochi giorni dal raduno di giovedì 20 agosto al Centro Robur di via Marzorati, abbiamo incontrato il coach gialloblu Franco Passera per fare due chiacchiere sulla stagione ormai alle porte che vedrà una Robur con minimi cambi, ma decisamente importanti. Via Piccoli (finito a Chieti in A2) e Martino Rovera (ritiro), dentro Sabbadini e più responsabilità in primis a Innocenti e Maruca.
“Dopo il ritiro di Martino, avevamo anche deciso di poter provare a restare quelli che eravamo – afferma Passera –. Poi, purtroppo c’è stato l’infortunio al polso di Castelletta e i suoi tempi di recupero ci dicono che verrà pronto proprio per l’inizio del campionato. Per ovviare a questo infortunio e anche per allungare le rotazioni vicino a canestro, abbiamo guardato un po’ al mercato. Venuto a mancare l’accordo con Terzaghi per via dei suoi problemi lavorativi, abbiamo puntato su Sabbadini il quale era indeciso se provare una C da professionista oppure giocare da noi e ambire nel medio termine a qualcosa di più per la sua carriera: alla fine ha accettato la nostra proposta”.
Parlaci un po’ dell’ultimo e unico arrivato di questa estate.
“Sabbadini è un ragazzo che fino a tre anni fa era assolutamente ritenuto destinato a giocare in categorie superiori alla B. E’ un giocatore con delle potenzialità importanti e credo che nei prossimi due anni riusciremo a fare con lui un lavoro molto importante trasformandolo più in una ala piccola che in un quattro e allora sarà pronto per fare il balzo nelle categorie superiori”.
Una Robur molto giovane quella 2015-16.
“Abbiamo cinque ragazzi importanti perchè io inserisco anche Cattalani insieme ai Innocenti, Maruca, Moalli e Pagani che quest’anno hanno la possibilità di giocare non spezzoni, ma minuti importanti durante le partite. Dipenderà tutto da loro la loro fortuna in questa annata. A mio parere, l’ago della bilancia della nostra stagione saranno quattro punti: il recupero di Castelletta dall’infortunio, il rendimento di Sabbadini, il recupero di Filippo Rovera, chiamato ad una stagione chiave, dato che entra nei trentanni e dovrà tornare atleta prima e giocatore poi dopo due anni in cui è stato bersagliato dagli infortuni, e il rendimento dei nostri giovani”.
Ci sarà un cambio nel tuo staff tecnico con l’ingresso di Raimondo Diamante.
“Quando sono arrivato qui l’anno scorso il mio compito era anche di svecchiare lo staff tecnico – afferma il coach di Casciago –. Abbiamo confermato Cattalani e promosso Diamante con cui avevo già lavorato in Pallacanestro Varese. E’ un ragazzo molto umile e laborioso che sa stare tanto tempo in palestra. A fine anno valuteremo i suoi progressi, ma ha tanta voglia e questa oggi giorno è una dote molto importante e difficile da trovare. Poi ha un’altra qualità: sa ascoltare”.
Difficile se non impossibile parlare di ranking in questo periodo della stagione a parte le magnifiche tre (Udine, Bergamo, Orzinuovi). Dicci, piuttosto, come vedi la logistica del nuovo girone.
“A parte la nota stonata di Firenze (ha rilevato il titolo da Montichiari che ha chiuso l’attività, ndr) con Oleggio e Trecate che avevano chiesto uno scambio di girone molto condivisibile, penso sia finalmente il girone giusto. E anche molto competitivo. A mio parere, anche Pavia e Urania Milano sono molto ben attrezzate con quest’ultima che con l’ingaggio di De Min si è assicurato un vero lusso per la categoria. Col ritorno dei playout, sarà anche molto importante guardarsi dietro le spalle oltre che davanti. Diciamo che oggi la B è il vero campionato italiano e il suo valore si sta alzando anno dopo anno dando solo una semplice occhiata ai roster delle varie squadre”.

Matteo Gallo