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È proprio vero che piove sul bagnato. Come se non bastasse la sconfitta e la retrocessione del Varese, abbondano le polemiche dei tifosi di distinti e tribuna contro la Curva, e viceversa. Ma andiamo con ordine. Ad inizio ripresa, entra la Curva nel suo settore, e con il Varese appena passato in svantaggio, contesta i giocatori. Il resto dello stadio non ci sta, e non solo fa partire cori per i biancorossi, ma riprende e apostrofa gli ultrà. Una sorta di battaglia civile sportiva che è solo l’ultima goccia di una stagione da dimenticare, culminata oggi in una partita segnata da una direzione quantomeno discutibile.

Evidenzia Isacco (nella foto in alto): “L’arbitraggio è stato scandaloso, la Curva ancora di più. Il comportamento è stato indecoroso, non si può entrare quando il Varese perde e ha bisogno dei tifosi. Noi degli altri settori ci siamo fatti sentire. La dirigenza avrà sbagliato, ma questo non è il IMG_2421modo di essere tifosi, anzi non sono nemmeno tifosi per me, sono solo ultrà. Per quanto riguarda la partita, se ci dai il rigore a favore la partita cambia. L’espulsione di Borghese è stata inspiegabile”. È dello stesso parere Giacomo (a sinistra), che non le manda a dire: “Mi auguro che l’osservatore arbitrale sappia prendere provvedimenti a fronte di questo arbitraggio indecente. Arbitraggio a senso unico, almeno un rigore andava fischiato. Complimenti ai ragazzi e anche a Bettinelli che anche oggi hanno dato il cuore”.

IMG_2422E fra i tifosi è anche un po’ ricerca fra chi sia il colpevole di una stagione fallimentare. Leonardo (a sinistra nella foto a destra) non ha dubbi: “Non si può commentare l’arbitraggio di oggi, basta vedere il rigore non fischiato. Peccato, perché secondo me è stata la società che ci ha portato fin qui. Non è colpa della squadra, ma ci sono stati troppi problemi in società e i giocatori ne risentono. Quello che è successo con gli ultrà non va bene, è un danno per lo sport”. E c’è anche chi guarda già al futuro, sperando che arrivi una nuova vita per i biancorossi: “Il Varese – spiega Franco (a sinistra nella foto a sinistra) – non muore mai. Per quanto riguarda gli arbitri, sarebbe ora che al Varese venga concessa serenità nelle ultime partite. La cosa che mi preme è far presente che il progetto riparta dai bambini e dal lavoro del Caccia”.

Luca Mastrorilli