Una vittoria di rabbia, un’esultanza che è stata un’esplosione di gioia. Dopo tante difficoltà, Fabio Aru (Astana) oggi ha vinto in solitaria la 19ª tappa del 98° Giro d’Italia, quella più dura (4800 metri di dislivello), più lunga (236 km), più difficile; quella di alta montagna da Gravellona Toce-Cervinia. La vittoria permette al sardo di riprendersi la seconda posizione in classifica generale, a 4’37” dalla maglia rosa Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), che è arrivato settimo e sul quale ha ripreso 1’28”. Invariato il distacco di Landa. Il costaricano Andrey Amador non regge la tappa: nella generale è 4° a 8’10” da Contador.
Domani penultima tappa, altro percorso di alta montagna (199 km) che porterà al Sestriere.
Ordine d’arrivo
1. Fabio ARU (Astana), 236 km in 6h24’13”
2. HESJEDAL (Can) a 28”
3. URAN (Col)
4. Kangert (Est) a 1’18”
5. Kruijswijk (Ola)
6. Contador (Spa)
7. Landa (Spa)
8. Konig (R.Cec) a 1’21”
27. Ivan Basso a 11’57”
CLASSIFICA GENERALE
1. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff-Saxo) 78h48’40”
2. ARU a 4’37”
3. LANDA (Spa) a 5’15”
4. Amador (C.Rica) a 8’10”
5. Konig (R.Cec) a 10’47”
6. Trofimov (Rus) a 11’11”
7. Hesjedal (Can) a 12’05”
8. Caruso a 12’14”
9. Kruisjwijk (Ola) a 12’53”
10. Geniez (Fra) a 15’07”.

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e.c.