Gravina c’è. E c’è anche Nitti nel New Deal di Lega Pro. Oltre infatti all’elezione del nuovo presidente (come detto poltrona appannaggio di Gabriele Gravina che ha raccolto al secondo scrutinio 31 dei 54 voti a disposizione), la giornata campale del sodalizio di via Diacceto ha portato anche il numero uno tigrotto nella stanza dei bottoni. Un risultato che (inutile nasconderlo) rappresenta un successo per l’avvocato biancoblu e che potrebbe costituire una leva d’appoggio per le tante sfide (sportive e non) che attendono la Pro Patria nei prossimi mesi. Gli altri componenti del consiglio direttivo saranno Miani (Ancona), Sannella (Foggia), Cerrai (Lupa Roma), Tardella (Maceratese), Maglione (Melfi), Lovisa (Pordenone), De Meis (Rimini).
Detto che i runners up Pagnozzi e Marcheschi si sono fermati rispettivamente a 13 e 7 voti (2 le schede nulle), il nuovo esecutivo sarà in carica (per un anno) dal primo gennaio quando subentrerà alla giunta commissariale presieduta da Tommaso Miele.  Anno nuovo vita nuova?

Giovanni Castiglioni