Mi permetto di rubare questa pagina all’amico Francesco, ma non potevo limitarmi a passare resoconti e dati tecnici solamente perché certi particolari sarebbero sicuramente sfuggiti. Questa mia intromissione sarà solo un passaggio sporadico ma che serve a rendere il giusto merito a chi in questi anni ha saputo tenere alto, dal Provinciale al Nazionale passando anche dal Regionale, il nome dello sport per primo e poi quello della società e quello dell’organizzazione cui aderisce. Sport fatto di sacrifici, di duro lavoro, di preparazioni massacranti ma che negli anni hanno portato al club successi che poche persone si sarebbero aspettati in così breve tempo.

Sto parlando del F.C. Bernaschina, squadra nata sotto la guida di un grande Presidente (Giorgio Bernaschina) che, prima delle vittorie, aveva imposto ai suoi giocatori la lealtà sportiva e poi se fossero arrivati anche i risultati tanto di guadagnato. I ragazzi dalla maglia blaugrana non hanno disatteso la fiducia di chi aveva puntato su di loro e, adagio adagio, sono riusciti a mettere in campo una formazione che prima di tutto era un gruppo di amici dove la regola del tutti per uno e uno per tutti era all’ordine del giorno.
Poteva forse sembrare che avessero la puzza sotto il naso, come si suol dire, ma questo perché la loro forza sul campo e fuori suscitava qualche invidia. Forse non sempre il loro o meglio il modo di polemizzare di qualcuno del gruppo non era proprio conforme ai canoni del far play ma da lì a poco non tardavano ad arrivare le scuse, non sempre di circostanza ma spesso o il più delle volte dettate da una vera analisi di coscienza. Ora fare i nomi non mi sembra giusto perché negli anni qualcuno di loro ha cambiato casacca, altri hanno smesso di giocare, chi per un problema chi per un altro, e forse finirei col tralasciarne qualcuno che potrebbe anche aver avuto un ruolo importante all’interno del gruppo ma che ai più questo sicuramente non appariva.

Mi limiterò a ricordare i successi mietuti in questi anni partendo alla conquista della Coppa Greov nella stagione 2008/09 e con il secondo posto in Campionato. La stagione successiva arrivava solo il terzo posto in Coppa Greov e ancora un secondo posto in Campionato. Poteva essere un colpo duro da digerire ma ecco che da quel momento l’orgoglio di quel gruppo ha preso il sopravvento e per onorare al meglio la memoria del loro Presidente, scomparso nel gennaio 2011, hanno dato fuoco a tutte le polveri e una girandola di colori ha iniziato a brillare nel cielo. La stagione 2010/11 è stata una di quelle migliori: primo posto nel Campionato Greov; primo posto ai Provinciali Csen; primo posto ai Regionali Csen e ciliegina sulla torta seconda posizione ai Nazionali Csen a Cervia.
La stagione successiva, forse per troppo appagamento, è stata alquanto blanda con solo un secondo posto nel Campionato Greov ma con partecipazione assicurata alle finali Nazionali Csen in virtù dell’ottimo piazzamento dell’anno passato e per non deludere chi aveva lanciato l’invito, la formazione malnatese, ha pensato bene di aggiudicarsi il Trofeo sbaragliando tutti gli avversari e battendo in finale l’agguerrita formazione di La Spezia.
La storia continua nella stagione 2012/13 con la conquista della Coppa e del Trofeo Greov e la prima posizione nel Campionato. Di nuovo in viaggio verso Cervia e di nuovo di ritorno con un trofeo, non è quello del primo posto come l’anno precedente ma è pur sempre un secondo posto di grosso spessore se si tiene poi conto che a differenza delle altre società che partecipano alle fasi finali, il FC Bernaschina non presenta nessun tesserato fra le proprie fila. La stagione viene chiusa con la conquista della Supercoppa Greov.
Nella stagione 2013/14 qualche meccanismo dell’ingranaggio comincia a lamentare anomalie e bisogna ricorrere ai ripari prima che sia troppo tardi. Nonostante ciò i blaugrana chiudono con onore al secondo posto nel Campionato Greov, replicano la stessa posizione nel Provinciale Csen e un terzo posto nel Regionale Csen disputatosi a Villa Cortese. L’avventura prosegue poi sempre per Cervia, dove dopo tre finali, nei tre anni precedenti, devono gettare la spugna ai quarti.
Tasco Maurizio greov bernaschinaLa stagione appena conclusasi, 2014/15, si è dimostrata un’altra di quelle buie. Dopo un avvio molto incerto e con una conclusione che ha portato la squadra alla sesta posizione, un’accelerazione si è avuta in Coppa con la conquista della seconda piazza che ha comunque permesso alla formazione di poter disputare il Torneo Regionale con la conquista della piazza d’onore. Chiusura del girone con la conquista di tredici punti sui quindici disponibili, in finale affronta l’altra formazione del Greov, il MG Isolazioni, che è arrivata alla finale con nove punti ma che ha fatto suo il Torneo in virtù proprio della vittoria nella gara più importante. A questo punto anche se la partita si è persa e può dispiacere si dovrebbe comunque gioire perché in virtù del piazzamento si è staccato il pass, per il quinto anno consecutivo, per la partecipazione alle finali di Cervia ma ecco che a ciel sereno arriva una saetta talmente forte e inaspettata da lasciare stupiti: “Vi ringrazio dell’invito, ma quest’anno seppur a malincuore dobbiamo rinunciare.

Non voglio entrare nel merito delle scelte societarie, sicuramente per arrivare a certe decisioni ci vuole coraggio e validi motivi, elementi che sicuramente la dirigenza del FC Bernaschina avrà valutato. Io e con me tutto lo staff del Greov siamo dispiaciuti e rispettiamo le scelte che avete fatto. Ci sentiamo in dovere di ringraziarvi per il prestigio che avete dato alla nostra Organizzazione in questi anni sia in ambito locale sia in quello Nazionale. Ci auguriamo che possiate ritornare sui vostri passi entro la fine di luglio in modo da poter scrivere un’altra bella storia che abbia come protagonista non il pallone ma gli uomini che lo fanno correre nel rispetto delle regole e degli avversari.

Riccardo Ratti