L’Hockey Milano Rossoblu ha annunciato di non volere e non potere più iscriversi alla Serie A “a fronte delle grandi difficoltà che il momento storico impone”. La società meneghina, dunque, secondo quanto riportato sul suo sito ufficiale, scenderà di categoria e disputerà la Serie B. Se questo si avverasse si riproporrebbe così l’emozionante derby tra Varese e Milano, quello che ha infiammato per tante stagioni i tifosi delle due squadre e ha riempito gli spalti del PalAlbani.

“Per i supporters questa notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, per noi addetti ai lavori sicuramente un po’ meno – commenta Davide Quilici, presidente dell’Hockey Club Varese -. Nell’ambiente circolava da qualche tempo l’ipotesi che Milano potesse non iscriversi al massimo campionato nazionale, ma non credevo potesse prendere questa decisione già per l’annata 2015/16. Può darsi che sia solo una mossa per lanciare un allarme e invogliare nuovi sponsor ad aderire al progetto del Milano Rossoblu. Mi auguro vivamente, infatti, che Milano possa rimanere in Serie A“.
Il presidente, nonostante la rivalità sportiva tra i due club, guarda oltre e pensa al bene dell’hockey italiano: “Sarebbe un danno per l’intero movimento hockeistico se non ci fosse nemmeno una compagine lombarda al via del prossimo campionato di Serie A. Il baricentro si sposterebbe ancora più a nord-est e Valpellice, che è l’unica realtà piemontese, rimarrebbe isolata. Spero che questo non succeda”.

Il rovescio delle medaglia è che si assisterebbe ancora alla sfida incrociata tra Varese e Milano: “Sarebbe bellissimo, sarebbe una partita davvero sentita e combattuta e che aspettiamo da tanti anni di poter rivivere – continua Quilici -. Il livello del campionato si innalzerebbe ulteriormente e si passerebbe dalle 11 squadre della passata stagione a qualcuna in più. Noi, comunque, ci saremo”. Oltre a Varese, su cui non ci sono dubbi riguardo all’iscrizione, dovrebbero esserci anche Milano, i campioni dell’Alleghe, il Merano, il Chiavenna, il Como, l’Ora, il Feltre, una seconda squadra di Renon e Valpusteria più le ancora incerte per varie motivazioni Bozen, Valvenosta, Egna, Caldaro e Fiemme-Cavalese. Una Serie B davvero molto interessante e anche impegnativa, quindi.

La più che probabile rinuncia di Milano alla Serie A potrebbe farci rivedere i nostri piani sul mercato e potrebbe anche far scattare una catena di movimenti tra le varie squadre – spiega Quilici –. Probabilmente Milano allestirebbe una rosa per la Serie B formata da molti elementi della loro Under 18 e i nostri giocatori non troverebbero più spazio nella città meneghina. Dovremmo ridiscutere della loro situazione e trovare una nuova soluzione. Dal canto nostro, siamo in dirittura d’arrivo per l’ingaggio di un portiere, di un difensore e di almeno due attaccanti. La bufera su Milano ci ha rallentato le operazioni, ma non dovrebbero esserci stravolgimenti rispetto alle nostre idee iniziali”.
Dopo l’addio di Ilic, se la prima squadra, come annunciato in precedenza, è stata affidata a Giancarlo Merzario, nel giro di poche settimane dovrebbe arrivare l’ufficialità anche del nuovo coach del settore giovanile. Poi, tutti di nuovo sul ghiaccio dal 31 agosto e attorno al 20 di settembre i Mastini inizieranno a fare sul serio.

Laura Paganini