Non è finita bene come settimana scorsa. Questa volta non è arrivato il miracolo dopo la rete subita, e il Varese è sprofondato fra le mura amiche per la seconda delle ultime tre partite casalinghe. In generale, dopo i primi cinquanta minuti, è stato un Varese non troppo convincente. “Ci si aspettava di più –  ha detto Antonello (nella foto a destra) – dalla squadra, e soprattutto dall’ingresso di Jakimovski. Varela bene, ha piedi buonissimi. D’altronde il Livorno ha fatto solo un tiro in porta. È inutile 11004510_934814083218400_1620725199_nnasconderlo, manca una punta, per ora ci siamo aggrappati a Neto. Andiamo avanti sabato per sabato, ci speriamo ancora ovviamente”. Contro la Pro il gol subito aveva dato ancora più spinta al Varese, che alla fine aveva acciuffato il pari. Oggi, invece, il siluro di Siligardi ha tagliato le gambe ai biancorossi, che non hanno reagito.

Così la pensa Maurizio (nella foto a sinistra): “Non abbiamo avuto reazioni dopo la rete subita. Alla squadra manca cattiveria, non ci siamo. Deve11006036_934814079885067_1459802015_n arrivare una punta per forza dal mercato degli svincolati, così non va. Capezzi e Varela fra i migliori, nettamente. Il mister non ha colpe, si vince con i giocatori adatti”. È stata anche l’occasione per vedere il nuovo campo: “L’attenuante – ha detto Fausto (nella foto in alto) – per entrambe le squadre è stata il terreno di gioco: imperfetto a dir poco. La palla rimbalzava male, e per il nostro gioco palla a terra era deleterio. In più, loro erano fisicamente mostruosi”.

Ma non si tratta di una squadra allo sbando, ma di un po’ troppa sfortuna che si sta accumulando. Per questo Fausto guarda con positività al futuro: “Ma non facciamo drammi, abbiamo perso con la terza in classifica. Non sono pessimista, c’è impegno e si vede. Come è evidente che non sia colpa del mister. È difficile, ma ci salviamo”.

Luca Mastrorilli