Il futuro è adesso, o meglio, è già cominciato.
Perché in casa Openjobmetis Varese si è già cominciato a tracciare le prime idee di quella che sarà la stagione 2015-2016 della compagine biancorossa e, come ha detto Stefano Coppa meno di una settimana fa, il primo tassello sarà la scelta del direttore sportivo.
«La scelta del DS è ancor più fondamentale rispetto agli anni scorsi -ha dichiarato il Presidente biancorosso-. Bisogna riempire al più presto il buco lasciato vuoto da Vescovi (e quello che si libererà dalla transizione con Giofré, ndr) escludendo scelte interne in modo da avere una chiara gerarchia dei ruoli. Indipendentemente dai nomi, la cosa che più mi preme è che sposi pienamente i nostri obiettivi e le nostre necessità, sia che si decida di costruire una squadra basata sul 5+5, formula utile ad effettuare una programmazione a medio termine cercando di costruire un saldo nucleo “azzurro”, sia che, invece, si deciderà di puntare sul 3+4+5 qualora la prima strada non sarà percorribile».
Solo dopo sarà il turno della scelta dell’allenatore, «con Caja che, per ciò che ha fatto, partirà nettamente favorito su tutti gli altri».
E proprio in questi giorni l’agenda del patron biancorosso prevede gli incontri con i due miglior pretendenti al ruolo di DS: Nicola Alberani e Giulio Iozzelli. Il primo viene da Roma dove, dal 2012, ha rilanciato la formazione giallorossa portandola ad una finale Scudetto (persa poi contro la stessa Montepaschi Siena che aveva avuto la meglio sugli Indimenticabili), una semifinale Scudetto ed un buon piazzamento quest’anno in EuroCup. Il secondo invece viene da Pistoia e collabora da 7 anni con coach Paolo Moretti con cui ha conquistato una promozione dalla LegaDue nel 2012-2013 ed ottenendo un ottavo ed un nono posto nelle ultime due stagioni di A potendo contare su un budget decisamente ridotto.
Ancora presto per capire che sia favorito sull’altro. Una cosa è certa: «Mi auguro che la scelta definitiva possa arrivare nel giro di una decina di giorni».
Prima certe situazioni saranno chiarite, meglio sarà. E su questo, la stagione degli Indimenticabili insegna.

Marco Gandini