Prima Vescovi, ora Pozzecco.
In meno di una settimana la Pallacanestro Varese si è ritrovata senza due bandiere, due fari, che erano il volto della rinascita varesina dopo una stagione come quella dello scorso anno che aveva lasciato tutti con l’amaro in bocca.
Dopo una buona partenza, però, le cose sono andate peggio rispetto a ciò che era successo la passata stagione e dopo le dimissioni irrevocabili dell’ex GM, sono arrivate quelle della Mosca Atomica (che comunque rimarrà a disposizione della società) che verrà sostituita da Attilio Caja.

«Devo scusarmi con la società ed i suoi fantastici protagonisti –afferma l’ex tecnico visibilmente commosso-, perché in tutti i modi hanno provato a dissuadermi dal fare questa dolorosa scelta. Lascio la squadra in buone mani. Devo scusarmi con tutto il mio staff che è stato paziente ed entusiasta e mi ha messo nelle condizioni di lavorare bene. Mi scuso con i miei giocatori; forse avrei dovuto amarli di più. Chiedo scusa ai ragazzi dell’ufficio ma soprattutto ai tifosi ed alla città intera; devo scusarmi perché non sono riuscito a trasformare i nostri sogni in realtà. Sarebbe stato più semplice per me andare avanti, ma come mi ero ripromesso ho lasciato nel momento in cui non mi sono più sentito adeguato. Il bene di Varese viene sempre prima del mio, anche se in cuor mio -conclude in lacrime- sogno ancora di poter rivincere insieme, un giorno, lo scudetto insieme».

«Gianmarco è un nostro patrimonio -hanno invece dichiarato Stefano Coppa e Monica Salvestrin– e rimarrà con noi ricoprendo un ruolo importantissimo per la società. Abbiamo provato a trovare altre soluzioni, ma volere il suo bene significava anche lasciarlo libero in questa scelta che rattristisce tutti. Il confronto con Caja? Pozzecco sarà un supporto per il nuovo tecnico; i due lavoreranno fianco a fianco per il bene della squadra».

Marco Gandini