Montanari a NovaraIl cartello “Lavori in corso” è ancora ben affisso sul cantiere biancoblu. Peccato che a febbraio lo stato avanzamento dovrebbe dare altre risposte. Ne è cosciente mister Montanari che approccia il post-partita con laconico realismo: “Siamo ancora in una fase in cui cerchiamo di risolvere i problemi. Abbiamo disputato una buona prestazione per 60′ poi, quando abbiamo preso gol, c’è stata poca reazione. Purtroppo è venuta a mancare anche l’attenzione nei momenti decisivi”. Analisi asciutta che non nasconde peraltro le oggettive difficoltà del match: “Non è certo Novara il campo dove dobbiamo fare punti. Ciò non toglie che dobbiamo lavorare molto sulla qualità del possesso palla e sulla condizione”. Serata di scarsa vena del poker d’attacco? “Non direi. Certo bisogna registrare qualcosa”. A naso la prova poco tonica di qualche tenore potrebbe far rivedere l’attuale assetto tattico”. Giocare a tre a centrocampo? Non ci voglio pensare in questo momento”. Con il rientro di Calzi e con Arati in condizione, l’idea potrebbe però diventare più di un’ipotesi.
Sull’altro fronte Toscano si impacchetta i tre punti in attesa della sfida esiziale con il Pavia: “Abbiamo giocato una grande partita. Non era facile contro il loro attacco. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che il gol poteva arrivare anche negli ultimi 5 minuti. Abbiamo avuto pazienza”. Certo con la rosa a disposizione, chiunque si scelga si casca sempre in piedi: “Garofalo è entrato benissimo dalla panchina. E’ vero, per me è davvero difficile sbagliare formazione”.
PalumboInsomma, chi vive nell’abbondanza e chi si deve arrangiare. In mixed zone Taino confessa tutta la delusione della squadra: “Avevamo preparato la partita in un certo modo e fino al gol avevamo tenuto. Poca reazione? Non è una squadra facile da affrontare, ci abbiamo provato”. Due parole anche sul terreno di gioco: “I rimbalzi avevano un effetto molto particolare ma non prendiamo alibi”.
Nota positiva di serata l’esordiente Cosmo Palumbo che celebra il compleanno con una prova tosta seppur nella sconfitta: “Il mister mi aveva detto di tenere la copertura e credo che con Bovi abbiamo fatto una gara disciplinata”. Sabato con l’Alto Adige la sola disciplina non basterà. Servirà ben altro spirito.

Giovanni Castiglioni

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