Matteo Lucchini è a Busto Arsizio da dieci anni e, sotto la sua attenta guida di allenatore e responsabile tecnico, crescono e sbocciano tantissime atlete che muovono i primi passi nel settore giovanile della Futura Volley e poi si affacciano nel mondo della pallavolo professionistica. Ogni anno in estate alcune giocatrici concludono il loro ciclo tra le under e volano verso altri lidi, qualcuna sceglie di cambiare club, molte rimangono in biancorosso e accolgono le nuove arrivate per ricominciare di nuovo una lunga stagione. Ad accompagnarle nell’ultimo gradino della scala del settore giovanile c’è sempre il fidato coach Lucchini.

Che cosa ti spinge ogni anno a ricominciare da capo o quasi con un nuovo gruppo di ragazze Under 18?
“Ho sempre molti stimoli e plasmare giovani talenti mi gratifica. Rispetto alla passata stagione, la squadra Under 18, che partecipa anche al campionato di B1, si è rinnovata parecchio. Se l’anno scorso abbiamo sfiorato i playoff, quest’anno l’obiettivo è la salvezza; sono entrate tante nuove giocatrici giovani che, pur talentuose, hanno bisogno di tempo per migliorare e abituarsi ad un campionato davvero impegnativo come quello di B1”.

Mazzotti BiancaChi, tra le nuove arrivate, in questi mesi ti ha colpito di più?
“Quella che ha avuto il compito più grande è stata Mazzotti (in foto a destra) che ha dovuto sostituire la palleggiatrice Bosio, accasatasi in estate a Novara. Quando abbiamo puntato gli occhi su di lei e l’abbiamo bloccata per questa stagione, era nostra intenzione farle fare un anno da seconda di Bosio, ma la partenza inaspettata di Francesca ha anticipato tutto di dodici mesi; Mazzotti è stata catapultata un una dimensione a cui non era abituata (prima aveva giocato soltanto in serie D) ma ha dimostrato di saper gestire la situazione. Si allena seriamente e con impegno ed è entrata completamente nella parte.
Anche Giobbe si è comportata molto bene finora: l’ho dovuta schierare prima al centro, poi come opposto e anche in posto quattro e ha dato sempre la massima disponibilità. Dopo aver girovagato come jolly, ora sta trovando la sua giusta dimensione e sono contento di lei. Non posso non citare, inoltre, Angelina, capitana e ago della bilancia della squadra. Quando riesce a giocare con continuità, nonostante i problemi alla caviglia, è inarrestabile”.

Arrivati al giro di boa del campionato di B1, qual è il tuo bilancio finora?
“Sono contento. Sapevamo fin dall’inizio che avremmo incontrato qualche difficoltà dovuta alla giovane età di tante ragazze e alla loro poca esperienza in una categoria importante come questa. Il calendario, inoltre, non ci ha favoriti perché nelle prime giornate abbiamo affrontato tutte le corazzate del nostro girone, non riuscendo mai ad andare a punti. Ora stiamo recuperando terreno e la corsa verso la salvezza, seppure difficile e in salita, è ancora tutta aperta. Ho fiducia nelle mie ragazze e sono certo che disputeremo un buon girone di ritorno”.

Con lo stesso gruppo, state affrontando anche il campionato Under 18 e la prima fase si è conclusa con la facile qualificazione alle semifinali provinciali. Dove può arrivare questa formazione?
“L’anno scorso abbiamo conquistato il titolo di campione provinciale, quello di campione regionale e abbiamo messo al collo la medaglia di bronzo alle Finali Nazionali. Nostra intenzione è di confermarci in ogni competizione, ma anche qui non sarà semplice, anzi, penso sia più complicato rispetto a dodici mesi fa. A livello provinciale dovremo guardarci dal solito Orago, anche se non sottovaluterei a cuor leggero nemmeno la Scuola del Volley Varese. Guardando alla fase regionale, invece, ho molto rispetto per il Vero Volley, una compagine dalle grandi qualità. Come sempre, sarà un percorso stimolante e decideranno gli episodi e lo stato di forma a cui si arriverà agli appuntamenti che contano”.

Per il finale di stagione, potrai contare anche sul ritorno di Civita?
“Civita è stata operata il 17 novembre dopo la rottura dei legamenti del ginocchio e, a poco più di due mesi di distanza, ha ripreso ad allenarsi. Non penso possa rientrare per le finali provinciali, mentre sono più ottimista per quanto riguarda le fasi regionali e le eventuali finali nazionali. Giorgia è il libero più forte d’Italia nella sua categoria, nonché il libero della nazionale azzurra, ma vanno rispettati i tempi di recupero che nessuno di noi vuole forzare. Inoltre, ho a disposizione due altri liberi che mi hanno sempre dato le dovute garanzie tecniche”.

Lucchini 4 by Michele MonicaParliamo ora di te: quando e come è iniziata la tua carriera da allenatore?
“Da ragazzino, mentre frequentavo le scuole medie, un professore mi ha invitato a provare a giocare a pallavolo e così ho fatto. Ho giocato per i primi anni con alcuni amici a Biandronno e dal 1992, sempre a lì, ho cominciato a dare una mano come allenatore della Prima e Seconda Divisione femminile. Dopo aver partecipato al corso per allenatori, sono rimasto a Biandronno come coach per 10 anni, ho ricostruito il settore giovanile e ho capito che questa poteva essere davvero la mia strada. Dieci anni fa, poi, sono arrivato a Busto Arsizio, quella che considero la mia casa e di cui sono un po’ geloso. Mi ricordo ancora il primo allenamento di allora, svolto alla palestra di via Rossini: avevo a disposizione in tutto soltanto 22 ragazze; ora, invece, siamo dieci volte tanto e abbiamo ottenuto risultati prestigiosi anche a livello nazionale. Sono felice ed orgoglioso del percorso compiuto fino ad adesso e sono e sarò sempre riconoscente a Busto e alla famiglia Forte con cui intendo proseguire ancora il mio lavoro. Una parte di cuore rimane però anche a Biandronno, là dove sono nato e cresciuto; è mia intenzione poter fare ancora qualcosa per quella società e dare una mano per rimettere in sesto il settore giovanile, a partire dal mini volley”.

Che tipo di giocatore sei stato?
“Sono stato un palleggiatore e sarà per questo che rendo sempre la vita dura a tutte le mie palleggiatrici! Essendo stato in regia, penso di poter dare consigli specifici ad ognuna di loro e seguo quel ruolo con particolare attenzione”.

Hai visto tante ragazze e hai plasmato molti gruppi. Chi ti è rimasto più nel cuore?
“Il gruppo delle ’94 è quello che mi ricordo con più piacere. È con Tonello, Prandi, Taborelli, Spirito, Albani, Zingaro e De Felice che la Futura Volley Giovani ha iniziato a competere con Orago a livello provinciale e a partecipare a campionati nazionali. Quella era davvero una bella squadra e un gruppo forte dentro e fuori dal campo. Non voglio parlare di singole giocatrici, ma faccio un’eccezione per Spirito. Secondo me lei è l’esempio che la volontà può portare là dove si vuole. Dopo aver rotto per due volte i legamenti crociati, prima di un ginocchio e l’anno successivo dell’altro, con tanto sudore e altrettanta determinazione, Ilaria ha recuperato completamente ed è riuscita a coronare il suo sogno di tornare a giocare e a farlo ad alti livelli. È un modello che tante ragazze dovrebbero prendere in considerazione”.

 

COACH GIACOMO IUDICA

 

Laura Paganini
(foto Michele Monica – www.ilnostrovolley.eu)