È successo con Greta e Vanessa, si è ripetuto con il Varese. Il mondo del web si scopre popolato di editorialisti dall’opinione autorevole. Tutti a esprimere giudizi sulla vicenda delle due volontarie italiane rapite nel luglio scorso in Siria e tornate qualche giorno fa a casa. Una storia che abbiamo seguito con particolare interesse perché Greta è di Gavirate. Facebook ha pubblicato una marea di commenti, di gente che dice di sapere come stanno realmente le cose, di predicatori e depositari della verità. Il parallelo fra Greta e il Varese è voluto, non forzato, perché mai come in questi giorni capita di leggere insegnamenti, sentenze, giudizi. Tutti sanno tutto, meglio e più degli altri. La propria opinione è vangelo. Capita anche di scoprire che il Varese a La Spezia ha perso due punti perché Bettinelli ha sbagliato le sostituzioni o per colpa del solito De Vito. Basta!

L’allenatore ha fatto delle scelte coraggiose ed è stato premiato. Buono l’esordio di Perucchini in porta e anche la scelta di riproporre l’asse Capezzi-Corti in mezzo al campo. De Vito ha annullato Situm, uno dei giovani più promettenti del calcio croato. Allo scadere è stato infilato nel corso dell’azione che ha portato al pareggio, ma in pochi si sono soffermati su quella palla persa in mezzo al campo e che ha innescato l’affondo dell’assist-man Kvrzic. Basta!

Continuare a cercare colpevoli per una partita andata male serve a poco o nulla. Bisogna guardare la realtà. Questa è una stagione di sofferenza e come abbiamo già avuto modo di scrivere si stanno giocando due campionati, uno sul campo e l’altro dietro la scrivania. Il Varese ha bisogno di avere attorno gente che voglia davvero bene ai colori biancorossi. C’è un unico obiettivo davanti: la salvezza. Da conquistare con questi uomini e magari con qualche rinforzo, sono già arrivati gli esterni Jakimovski e Culina. Ricordate cosa è capitato lo scorso anno al Siena di Beretta? Sfiorati i playoff nonostante la penalizzazione i toscani sono poi ripartiti dalla serie D. E questo è il campionato che si gioca con il pallone. L’altro forse più importante è fatto da accordi, carte, strette di mano, contratti. Il nuovo vicepresidente esecutivo Antonino Imborgia si sta adoperando per rinforzare la squadra senza mettere mano al portafoglio attivando nuovi canali di collaborazione con importanti società. Ecco la situazione che ci porta alla partita con il Carpi.

La capolista arriva a Masnago dopo avere perso in casa contro il Livorno. Il Varese vuole fare valere il fattore-campo. Sarà anche l’occasione per salutare mister Castori, uno che la causa biancorossa l’aveva sposata in pieno, esonerato a poche giornate dalla fine della stagione 2012-13.

Vito Romaniello
Vito Romaniello, direttore Agr