Prima giornata di campionato per il Varese di mister Melosi che domani alla Bombonera affronterà il Verbano che gioca a Besozzo.
Il nome di Besozzo potrebbe derivare dalla nobile famiglia milanese Besozi o De Besutiis o dal dialetto “besot”, cioè pecora o montone, con riferimento agli allevamenti di quelle zone.
L’etimologia del nome ricorderebbe “Besentium“, “Besançon“, capitale dei burgundi, un’antica tribù germanica. In epoca romana era centro di antichi percorsi che dalle Alpi portavano verso la pianura lombarda; ancora oggi è possibile notare edifici costruiti nel Medioevo e nel Rinascimento.
Formaggi BesozzoBesozzo si trova tra il lago di Varese e il Verbano, tra le colline scorre anche il fiume Bardello, attorno al quale sono visibili fortificazioni utilizzate per controllare il traffico e il passaggio. I prodotti tipici della zona sono quelli dell’Alto Varesotto, dalla Formaggella del Luinese fino alla ricotta di capra. Il latte di capra è presente in gran parte dei formaggi locali (Toma, Bèdura, Zincarlìn, Ghizìn e ricotta). La preparazione è la stessa per tutti: maturazione del latte crudo. Sono il tempo (di coagulazione acidolattica) e la temperatura a fare cambiare le caratteristiche dei prodotti.

Da queste parti si gioca a calcio da più di un secolo, ma la prima società con organigramma vero e proprio ed organizzazione completa si vede alla fine degli anni Settanta. Il Football Club Verbano Calcio milita in tutti i campionati dilettantistici e deve aspettare il terzo millennio per conoscere il momento più alto della propria storia. Alla fine della stagione 2010-11 il Verbano raggiunge per la prima volta il campionato di serie D, categoria che frequenta per due annate. Nel maggio del 2013 perde la doppia sfida per la salvezza contro la blasonata Novese (nel 1922 vinse uno dei primi scudetti del nostro campionato). I rossoneri, sconfitti 3-0 nella gara di andata non riuscirono nell’impresa di ribaltare il risultato sul terreno amico (vittoria inutile per 2-0).

Simona Romaniello