La neo ventiquattrenne Celeste Poma è alla sua prima stagione da titolare in A1. Arrivata in estate, ha sostituito nel ruolo di libero Giulia Leonardi che per quattro hanno ha vestito la maglia gialla di Busto Arsizio. Dopo un primo periodo di naturale ambientamento, Celeste sta prendendo sempre più confidenza con l’ambiente biancorosso e con il nuovo campionato.

Poma 3 by MedauFacciamo un passo indietro. Nell’ultima apparizione  al Palayamamay la UYBA ha perso 3-0 contro Casalmaggiore, club detentore dello scudetto. Pensi che il risultato sia giusto o è un po’ troppo severo?
“Un pochino severo lo è, anche se noi abbiamo commesso degli errori di ingenuità e quindi siamo state punite giustamente da una squadra che, purtroppo, ti concede poco”.

Poi, però, sabato scorso vi siete riprese bene a Firenze.
“Sì, siamo molto contente per la vittoria ottenuta. Ci voleva, dopo in due ko di fila e finalmente, inoltre, abbiamo sfatato il tabù trasferta”.

In generale, come fai a ripartire dopo una sconfitta ?
“Analizzo mentalmente la partita e anche me stessa e quindi già dal martedì vado in palestra sapendo cosa devo migliorare, cosa non è andato bene e su cosa devo lavorare. Poi, comunque, i coach sanno meglio di noi cosa dirci e ci fanno lavorare sodo in palestra”.

E, al contrario, come si mantiene la concentrazione, la motivazione e la determinazione dopo una vittoria importante?
“Ci prendiamo la nostra domenica sera “di gloria” e il lunedì trascorre senza troppi pensieri, ma poi dal martedì ci si concentra già sulla partita successiva”.

Ti sei abituata facilmente ai nuovi ritmi, alle pressioni e alle aspettative del campionato di A1, ben diverse da quelle dei campionati inferiori?
“Il cambiamento è stato notevole, sia a livello di intensità durante gli allenamenti, sia perché il pallone viaggia ad una velocità diversa. L’A1 è davvero tutto un altro mondo e devo dire che all’inizio ho fatto fatica ad ambientarmi”.

Il libero è un ruolo speciale e ci sono molti stereotipi a riguardo. L’hai scelto perché sei diversamente alta rispetto alle tue compagne?
Ride fragorosamente al “diversamente alta”, poi risponde – “Il ruolo me lo hanno praticamente imposto perché l’allenatore di quando ero ragazzina mi ha detto: “Visto che non diventerai molto alta o fai il libero o fai il libero”, e così io, piangendo, ho detto: “Va bene, lo faccio”.

Anche a te capita, come a molti liberi, di innervosirti in campo se una compagna ti intralcia in ricezione senza aver chiamato la palla?
“Diciamo che mantengo la calma, ho molto self-control e quindi al momento magari proprio per un secondo mi innervosisco, però poi mi passa subito e ci si chiarisce dopo”.

Poma difesa by MedauE quante volte ti capita durante una partita di pensare tra te e te: “Potevo arrivarci!”?
Ride – “Eh sì, capita, capita diverse volte”.

Ti è mai capitata quest’altra situazione: hai appena detto ai tuoi amici che giochi come libero. “Eh?” ti rispondono loro. Allora tu, con la santa pazienza, spieghi in cosa consiste il tuo ruolo. E, dopo aver chiarito che non puoi battere, né attaccare, né murare, ti senti rispondere che quindi sei inutile?
“Diciamo che dico ai miei amici che in campo sono quella più bassa e con la maglia diversa, come il portiere nel calcio”.

A Busto hai raccolto un’eredità pesante, quella di Giulia Leonardi, che era molto amata dai tifosi. Questa cosa ti è pesata e ti senti un po’ sempre sotto osservazione o sei comunque sicura di te stessa e del fatto che non la stai facendo rimpiangere?
“All’inizio l’ho un pochino patita, ero molto contratta perché temevo sempre il confronto con lei  e quindi ero un po’ in tensione. Poi, però, giocando, prendendo confidenza e sicurezza con il campo e con me stessa, mi ha abbandonato questa sensazione e mi sono detta scherzando: “Ora ci sono io, o si fanno piacere me, o si fanno piacere ancora me””.

Tu sei un fenomeno Celeste: la Leo aveva solo un famigerato (fortunatamente) gruppo di sostenitori, tu invece sei riuscita ad averne due: mi dici come ci si sente ad essere così sfortunata?
Ride -. “È vero, è vero, mi hanno creato due gruppi. È molto carina come cosa, in realtà non mi aspettavo neanche un gruppo, figuriamoci due”.

E come giudichi il tuo rapporto con i fans, in particolare con quelli di Busto che, a detta di tutti, sono un po’ speciali?
“Sì, penso che come i tifosi di Busto non ce ne siano. Entrando negli altri palazzetti, sembrano sempre vuoti rispetto al nostro. I nostri supporters sono tutti molto carini, molto gentili, anche se va male  ti incoraggiano e ti sostengono e questo è il bello”.

Come e se è cambiata la tua vita da questa estate in avanti?
“Diciamo che per me è come se fossi entrata in un altro mondo, perché tutto è completamente diverso. Ad esempio, il mio fidanzato mi dice che da quando ho firmato per Busto sono sempre connessa su facebook. In generale, comunque, c’è molta più gente che mi conosce e sa chi sono”.

Poma 2 by MedauChe rapporto hai con le tue ginocchiere, le usi anche quando vai a dormire come fossero un’appendice corporea oppure ti ricordi di toglierle prima di metterti a letto?
Ride di gusto – “No, diciamo che a volte puzzano e quindi devo toglierle per forza”.

Come ci si sente ad essere, insieme a Cialfi, l’unica in spogliatoio ad avere bisogno di indossare il reggiseno?
Ride fragorosamente  – “Mi stai facendo un complimento, è molto bello, grazie. Proprio oggi pomeriggio, Cialfi è andata Yamamay a spendere in lingerie il buono che aveva a disposizione. Molto presto lo farò anch’io”.

Cosa fai in privato per divertirti? Gare di tuffi per mantenersi comunque in allenamento oppure shopping con le amiche?
“No, non adoro molto lo shopping anche perché le mie amiche sono tutte sparse per l’Italia, ci vediamo poco e non è facile fare spese con loro. Nel tempo libero sto con la mia famiglia e con il mio fidanzato; faccio qualche serata ma sono più da cena e relax, non sono una viveur”.

Una Celeste in giallo, cosa ne pensi?
“Bello, il giallo mi piace, ce l’ho sempre avuto e poi le mie compagne mi dicono che sono l’unica a cui sta bene visto che sono un po’ più abbronzata, mentre loro si vedono un po’ cadaveriche”.

I tre dell’ave maria hanno aperto una nuova pagina tiger: vuoi usare questo canale per dire loro di non cominciare ad esagerare come facevano per la Leo?
“In realtà i tiger hanno invitato mia mamma a fare un aperitivo con loro e a ubriacarsi, ti dico solo questo”.

In onore del tuo arrivo, inoltre, hanno modificato la vecchia felpa facendola di un colore piuttosto fluorescente e una te l’hanno anche regalata: vuoi spiegare loro che giocate in palazzetti illuminati e non in un campo senza luci e quindi il colore non è adeguato?
“Ma, ad onor del vero, me la metto di sera quando sono in macchina così quando mi si buca una gomma mi si vede”.

Quando devi baciare il tuo ragazzo (un giocatore di pallavolo alto due metri, ndr) chiedi aiuto ai pompieri e ti fai prestare una scala anti-incendio?
Ride fragorosamente -. “Diciamo che in punta di piedi quasi ci arrivo”.

Michela Guarino e Manuel Prearo
(foto di Salvatore Medau)