Stagione sul campo finita da due giorni in casa Openjobmetis, anche se si comincia a pensare già al futuro. Pochi ma chiari e precisi gli obiettivi del Consorzio “Varese nel Cuore” che, riunitosi oggi presso lo showroom di Roda a Gavirate, ha cominciato a dettare le linee della Openjobmetis che verrà.
A partire dalla formula della prossima squadra: il 5+5 (metà squadra composta da italiani e metà da stranieri) tanto acclamato nelle ultime settimane che permetterà alla squadra di Piazza Montegrappa di risparmiare un bel gruzzolo in tasse con la possibilità di aggiudicarsi un premio (circa un milione di euro) messo in palio dalla Lega che verrà suddiviso tra le cinque squadre che utilizzeranno maggiormente giocatori di casa nostra, il cui prezzo, per una mera questione di cambio euro/dollaro, è in netto calo rispetto al passato. A tal proposito salgono le possibilità di rivedere in biancorosso Craig Callahan: l’italo-americano, infatti, così come Casella, ha l’opzione di contratto anche per il prossimo anno. Oltre a loro anche Okoye (la cui riconferma sarebbe economicamente vantaggiosa), mentre si proverà a trattenere il duo Maynor-Eyenga, con il secondo che ha espresso la sua volontà di proseguire il rapporto.image
Capitolo DS: l’avventura di Simone Giofré è giunta al termine (le due parti stanno cercando la formula migliore per la transizione del contratto). Al suo posto, dopo diversi colloqui, i candidati al posto vacante sono due: Iozzelli e Alberani. La scelta del nuovo direttore sportivo è il primo passo da compiere a livello tecnico; dopodiché sarà il turno dell’allenatore, con coach Caja nettamente favorito per quanto fatto fino ad ora. Buone notizie arrivano invece sul fronte sponsor, con i maggiori partner che hanno già confermato, a parole, l’intenzione di continuare il rapporto con la società di Piazza Montegrappa. Altro punto focale degli obiettivi di “Varese nel Cuore” riguarda il settore giovanile biancorosso, che sarà soggetto a numerosi investimenti economici mentre saranno rispolverate partnership con altre società (una volta) amiche come, ad esempio, la Robur. Gianmarco Pozzecco, infine, sarà “sfruttato” come uomo marketing, chiudendo di fatto ogni possibilità di affidargli qualcosa a livello tecnico.

«Ringrazio tutti -ha dichiarato Stefano Coppa-. Dal punto di vista dei risultati non è andata come volevamo, ma tutti si sono comportati in maniera estremamente professionale remando tutti verso la stessa direzione che puntava alla realizzazione dei nostri obiettivi. Ringrazio il consorzio che ci è stato molto vicino, oltre che tutti gli sponsor che continueranno ad accompagnarci in questa avventura. Un saluto e un ringraziamento particolare lo rivolgo a Caja, autore di un grande lavoro, senza dimenticare Pozzecco e Vescovi per quello che hanno fatto e per l’aiuto che hanno dato alla società rinunciando al loro compenso (dimissioni, ndr) da febbraio in poi».

Marco Gandini