Si torna a parlare ma la solfa è sempre quella e le parole più intriganti rimangono quelle spese nell’intervallo da Patrizia Testa. Di fatto (solo per i parziali), si va alla caccia di nuovi soci (definiti sponsor) che possano finanziare l’urgente campagna acquisti. Con Nitti assente e Collovati già partito, il futuro biancoblu sembra sempre più lontano dalla SportPlus4You.
imageVenendo alla gara, il primo a presentarsi è il capitano Michele Ferri, affranto quanto può giustificare il risultato: “Abbiamo fatto una buona gara. Purtroppo abbiamo pagato l’ingenuità sul rigore. La difesa a 5 può essere una buona base di lavoro. Certo dobbiamo migliorare molto in fase di possesso“. Sul futuro a breve, la fiducia non sembra peraltro mancare: “Dobbiamo crederci fino alla fine. A Cagliari qualche hanno fa sembravano spacciati e ce l’abbiamo fatta. Rimbalzati dalla curva? Ci siamo presi i nostri insulti e siamo andati nello spogliatoio“.
Sorvolando sulle parole di Antimo Iunco che disegna il match con giudizi lapidari (“Ingenuo il fallo da rigore? E’ un problema del difensore”), il tecnico dei grigi Angelo Gregucci abbozza lo sketch della cravatta, tolta su commissione in sala stampa: “Non era una partita facile. L’abbiamo interpretata bene. Dovevamo solo fare il secondo gol. La Pro Patria non è più quella delle prime partite. È vero che la loro difesa a 5 ci ha creato qualche problema ma è altrettanto vero che se ne hai 5 in difesa ne hai meno da qualche altra parte. Il calcio va interpretato“.
Cambio di scena con Alessio Pala (in versione casual causa assenza di divisa sociale) che chiede a Gregucci il prestito di qualche riserva alessandrina: “Orgoglioso dei miei ragazzi. Ma con Marconi, Branca e Fischnaller in panchina è tutto più facile“. Il lavoro sulla squadra dà qualche frutto nell’equilibrio ma non nei risultati: “Abbiamo fatto bene sia a 5 che a 4. Preferisco la difesa pari. Oggi è stata una necessita’. Comunque sono fiducioso“. Considerazioni assortite sui singoli: “Montini deve fare più. Carcuro ha chiesto scusa ai compagni perche’ forzando un cambio ci ha messo in difficoltà“. Pietra dello scandalo di giornata il rapporto con i tifosi: “Li capisco. Sono appena arrivato. Solo devono capire che chi c’è adesso alla Pro Patria è gente perbene. A partire dalla famiglia Testa“. Ragionamento che non fa una grinza. Difficile però mandarlo giù dopo 10 sconfitte.

Giovanni Castiglioni

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