Ad incoronare l’Ardor Lazzate ci hanno pensato i vertici della Lega Nazionale Dilettanti, e dopo trofei, medaglie e foto che immortalano la gioia gialloblù di atleti e tifosi (accorsi numerosi a Sesto San Giovanni), si passa alle parole, ai ringraziamenti, ai sorrisi distesi, e anche a qualche lacrima. image
Il primo ad avvicinarsi ai microfoni, fra i cori continui dei suoi compagni, è capitan Sala che quasi fatica a trovare le espressioni giuste per descrivere a pieno le sue emozioni. “Uno spettacolo” – la sua prima esclamazioneun risultato storico per Lazzate”. Poi prosegue: “All’inizio le gamba non andavano, sembravamo imbalsamati, la sentivamo tanto questa partita, ma poi con il passare dei minuti ci siamo sciolti. Onore al Legnano, una grande squadra, ma noi siamo stati bravi a concedere pochissimo e a colpire nei momenti giusti. Oggi il successo è tutto nostro. Una dedica? Alla mia ragazza e alla mia famiglia, che mi sono sempre vicinissimo”. image

Dal capitano a mister Campi, euforico ma allo stesso tempo ancora un po’ incredulo: “E’ un’emozione grandissima, indescrivibile, sono felicissimo per la società e per il presidente, che hanno veramente un grande passione”. Non manca ovviamente nemmeno un’analisi della partita: “E’ stata una gara tirata, abbiamo fatto fatica in mezzo e nella ripresa ci siamo abbassati, ma abbiamo tenuto bene. Veniamo da un periodo ostico, ci mancavano un po’ di energie e abbiamo anche dovuto fare turn over, ma mentalmente eravamo più carichi dopo la sconfitta di domenica. Loro si lamentano dell’arbitraggio ma io oggi non credo abbia influenzato il match in nessun modo”. Il tecnico non perde l’occasione per coccolarsi anche il suo bomber Iacovelli, anche oggi andato a segno: “Io lo conosco da un po’ di anni, credo che spesso sia stato sottovalutato, ed invece oltre i gol, lavori tanto per la squadra, gli dico sempre che più invecchia e più diventa bravo”. Infine: “Scriviamo tutti il nostro nome nella storia dell’Ardor Lazzate, dobbiamo essere orgogliosi di questo”.
imageUmore chiaramente opposto in casa Legnano, dove sono in tanti a schivare giornalisti e stampa con un volto decisamente scuro. A dire la loro ci pensano Rovrena e Salvigni:Siamo entrati in campo timorosi – esordisce il numero sei – e questo ci ha portato a non essere compatti e fluidi come al solito, poi l’arbitro ci ha complicato la vita con un’espulsione inconcepibile rifilata a Magnoni: ha subito una testata, non ha certo commesso lui il fallo”. Gli fa eco il capitano: “Il rammarico più grande è aver buttato via il primo tempo, per il resto ci abbiamo provato fino alla fine. Al triplice fischio era doveroso andare sotto la curva, i nostri tifosi ci sostengono sempre ed abbiamo regalato loro le nostre maglie, era il minimo che potessimo fare”. All’unisono concludono: “Ci rialzeremo, da domani torniamo al lavoro e testa al campionato”.

Mariella Lamonica