Il nome della città deriva da Fiorenza, come è stata chiamata nel suo periodo di massima fioritura, intorno al primo millennio d.C. La fondazione della città coincide con le celebrazioni romane per l’avvento della primavera, le Ludi Florales, avvenimenti pubblici in onore della dea Flora. Lo stemma della città è un giglio rosso, fiore diffuso nel territorio.
Nel Medioevo Firenze è stata una città molto importante dal punto di vista economico e finanziario. Nel Cinquecento ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana sotto il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena. Dopo l’unificazione del Paese, divenne capitale d’Italia dal 1865 al 1871. Molto prestigiosa l’università fiorentina che è patrimonio dell’UNESCO ed è considerata il luogo d’origine del Rinascimento. Così Firenze è una delle culle dell’arte e dell’architettura e vanta numerosi monumenti e musei.
La squadra di pallavolo della città è Il Bisonte Firenze. La società nasce con il nome di Volleyball Arci San Casciano nel 1975, grazie all’iniziativa di un gruppo di appassionati. Nel 1986 assume l’attuale nome di Azzurra Volley che conquista la B1 nella stagione 2001/02. Con la presidenza di Elio Sità comincia un rapporto di sponsorizzazione con “Il Bisonte”. Nel 2006 raggiunge il suo traguardo storico riuscendo a partecipare ai playoff , nella stagione successiva ottiene il quarto posto in classifica e nell’annata 2013/14 i migliori successi con la conquista della Coppa Italia di serie A2 e la promozione in A1 ai playoff dopo aver concluso la regular season al secondo posto.
Andare a Firenze significa assolutamente provare la “Fiorentina”. Bistecca di vitellone o scottona con osso, cotta al sangue sulla griglia o sulla brace. E’ un taglio particolare, quella zona di lombata a metà fra schiena parte della coda. Ne esce un mezzo osso a forma di “T” che separa filetto da controfiletto. Gli inglesi la chiamano “T-bone steak” e proprio a loro si dovrebbe il nome bistecca (beef steak), a quei cavalieri ospiti della famiglia Medici il giorno di San Lorenzo. Era usanza nell’Ottocento celebrare il 10 agosto con grandi falò dove arrostire la carne di vitello per distribuirla al popolo.
Simona Romaniello