Grandissima prestazione degli atleti della Nazionale Para Archery a Donaueschingen (Germania), dove l’Italia si è posizionata 5° nel medagliere dietro Cina, Stati Uniti (i grandi favoriti), Gran Bretagna e Russia, ma davanti ad una Corea del Sud in grande crescita. La vera notizia, tuttavia, è che, grazie alle 8 medaglie vinte ed ai numerosi piazzamenti ottenuti, l’Italia si porta a casa ben 7 carte olimpiche su 13 disponibili in questa disciplina, quando manca ancora un anno alle competizioni. Non c’è che dire: il tiro con l’arco si dimostra sempre una disciplina ricca di soddisfazioni per il nostro paese, visto che l’Italia aveva già conquistato ben 4 “lasciapassare” (su 6 disponibili per i normodotati) ai Mondiali di Copenhagen di inizio agosto.

Torniamo, tuttavia, a Donaueschingen, dove i due atleti in forza alla società degli “Arcieri Castiglione Olona”, Matteo Bonacina e Paolo Cancelli, si sono portati a casa un importantissimo bronzo a squadre ed un ottimo piazzamento (essendosi fermati entrambi solo agli ottavi) nella categoria “Compound maschile open”, che valgono al terzetto delle meraviglie ben 3 carte olimpiche su 3 per “Rio 2016”, oltre al record del mondo per il punteggio fatto registrare in qualifica a livello di team (2.062 punti, per il primo posto in classifica). Insieme a Matteo e Paolo, bisogna, ovviamente, menzionare anche il fortissimo compagno di sempre, Alberto Simonelli, che, oltre al bronzo già citato, si è aggiudicato un argento nella competizione individuale ed un 3° posto nel mixed team con la bravissima Eleonora Sarti, laureatasi campionessa del mondo tra le donne (conquistando, così, una carta olimpica in più per l’Italia), oltre ad aver condiviso il gradino più basso del podio con le compagne della formazione femminile nella rispettiva competizione (Ifigenia Neri e Giulia Pesci).
Grandi soddisfazioni anche nell’arco olimpico con i “soliti” Elisabetta Mijno (compagna nella vita di Matteo Bonacina) e Roberto Airoldi, giunti terzi nel mixed team e nelle rispettive competizioni individuali.

Il grande merito di aver conquistato una carta olimpica per “Rio 2016” va condiviso, però, con l’altra “certezza” su cui può contare il tiro con l’arco nella provincia di Varese: Michele Frangilli (C.A.M. – Compagnia Arcieri Monica, Gallarate) che, con Mauro Nespoli e David Pasqualucci, ha conquistato uno splendido argento a squadre ai Mondiali di Copenhagen, dopo uno scontro finale tesissimo con i gli imbattibili campioni della Corea del Sud (Bonchan Ku, Jin Hyek Oh e Woojin Kim). L’immarcescibile coppia di campioni, già a medaglia alle olimpiadi di Pechino e Londra, dopo una qualifica a fasi alterne (Nespoli ha chiuso 1°, Frangilli, a denti stretti, 68°), con l’aiuto del giovanissimo David Pasqualucci (5°) ha dato prova della sua incredibile capacità di gestione gara, con una serie di scontri davvero emozionanti, che lasciano ben sperare per il prossimo anno, soprattutto, per la squadra, che è riuscita a mettersi dietro terzetti blasonati, come Taipei, Stati Uniti, Cina, Olanda e Spagna.
La quarta carta olimpica, invece, è stata conquistata da Guendalina Sartori, che ha chiuso al 1° posto il torneo secondario di qualificazione olimpica.

Fitarco Varese