E’ stato detto e ridetto più volte, ed è inutile nasconderlo, la Von all’inizio dell’anno ci avrebbe messo la firma per una “medaglia di bronzo” e per una stagione che l’ha vista protagonista per buona parte del campionato, eppure quel senso di rammarico tipico di chi lo sport lo vive nel profondo e ce l’ha stampato nel dna, non può essere tanto distante dai bosini, coach compreso.
rudy cattino + ragazziRudy Cattino, uno che si ciba di pallanuoto da decenni, ha costruito un gruppo coeso, unito, che fa proprio di quest’arma il suo maggior punto di forza. Basti vedere il big match d’andata contro Monza, vinto 6 a 5, e quel carattere talvolta ancora di salvezza degli atleti biancorossoblù.
“Non posso non essere soddisfatto di quest’annata – esordisce coach Cattino – perché abbiamo fatto passi in avanti da gigante e perché ce la siamo giocata a viso aperto con tutte le squadre, però nella mia indole c’è il non accontentarsi mai, che credo sia un po’ la qualità che debba avere ogni sportivo, e non posso dire di essere pienamente soddisfatto”. Il motivo è semplice: una lunga parte di stagione è stata affrontata da prima della classe, e lì qualche volo pindarico non è mancato: “Siamo stati primi, siamo stati gli unici a battere la corazzata Monza, sarei bugiardo se dicessi che qualche pensierino di vincere il campionato non l’abbia avuto, però poi cadi con Metanopoli e con Torino e ti scontri di nuovo con la realtà, ovvero avere tra le mani un gruppo con tante qualità ma giovane, e qualche ko lo devi mettere in conto”. “Qui si lavora molto, partiamo dalle giovanili per costruire basi solide – prosegue l’allenatore – e sono orgoglioso di tutto il lavoro fatto, così come sono orgoglioso dei giovani che si sono approcciati alla prima squadra. Talvolta manca però quel traino che possa aiutarli nel “salto”: i giovani sono croce e delizia, dalla loro hanno l’entusiasmo di fare, contro, soprattutto quando manca quel traino, il non potersi confrontare con atleti più esperti, un confronto utile per crescere ma anche come stimolo ulteriore. Al di là di questo sono felice di quanto fatto dai miei, e i margini di miglioramento sono ampi”. Discorso serie B: se arrivasse un ripescaggio? “A me piacciono le sfide, anche se vincere il campionato è un’altra cosa. La pallanuoto vive una situazione difficile, non è da escludere, ci attrezzeremo di conseguenza, altrimenti ripartiremo da qui con aspettative altissime. Sono anche che grazie allo staff di cui godiamo, che ringrazio personalmente per il supporto, dal presidente Fabiano al vice Violini, così come coach Gesuato con cui ho una grande feeling, riusciremmo a non sfigurare, anzi…”.
cantore vonDello stesso avviso il capitano Alessandro Violini, che vorrebbe togliersi la soddisfazione di vincere con i suoi attuali compagni: “Andare in serie B dopo una vittoria del campionato di C sarebbe un sogno ed anche il giusto riconoscimento per tutto il lavoro che stiamo facendo, un ripescaggio è un’altra cosa, certo è che la serie B affascina in ogni caso”. Poi prosegue: “Credo che i miglioramenti di questo gruppo siano sotto gli occhi di tutti, siamo davvero cresciuti come collettivo, e lo abbiamo dimostrato. Forse ad un certo punto abbiamo sofferto di vertigini, ci siamo ritrovati in qualcosa più grande di noi, e non siamo riusciti a mantenere la vetta”. Alla sconfitta con Metanopoli al termine del girone d’andata, è seguita quella con Torino che ha un po’ tagliato le gambe ai varesini. Discorso a parte per il derby, vero tabù per la Von: “Ogni anno ci manca sempre qualcosa in quella gara, soprattutto all’andata dopo i due rigori parati da Cantore avremmo dovuto essere più cinici ed invece loro hanno reagito e noi siamo rimasti un po’ a guardare. Peccato anche per il match in casa nostra, ci abbiamo messo tanto cuore, ma a rapporto con alcuni loro elementi che riescono a fare la differenza da soli non è bastato, proveremo a prenderci la rivincita il prossimo anno se ce ne sarà occasione”.
tedeschi vonOltre che sul capitano, la Von può contare su altri due pilastri che rispondono al nome di Francesco Cantore (foto a sinistra) e Mattia Tedeschi (foto a destra). Il primo indossa la calottina n.1 e difende la porta dei bosini: “E’ stata un’annata bella e intensa, ed alla fine credo dovremmo essere solo contenti di questo terzo posto, anche se qualcosina in più avremmo potuto fare. Personalmente credo di aver fatto una buona stagione, quest’anno mi sono ritrovato a dover lottare per un posto da titolare vista la concorrenza di un portiere validissimo come Introzzi. Confesso che all’inizio questa cosa mi ha destabilizzato un attimo, ma poi mi è servita come stimolo in più e penso davvero che il confronto sia stato sano e costruttivo per entrambi. In generale penso che la squadra il prossimo anno debba ripartire da quanto di buono fatto e dal livello che abbiamo raggiunto, solo così faremo bene”. Infine il capocannoniere della serie C, bomber Tedeschi: “72 gol sono tanti e sono abbastanza contento di questo bottino, spiace non averne fatto qualcuno più decisivo, so che avrei potuto fare molto di più, ma essere comunque il miglior marcatore della serie C è una bella soddisfazione. Penso di essere cresciuto ma di poter migliorare ancora, sono giovane, anzi siamo giovani, dovremmo essere la squadra con l’età media più bassa in assoluto e questo è un punto a nostro favore in vista del futuro”. Poi prosegue: “Rispetto allo scorso anno abbiamo perso tre giocatori importanti e credo che all’inizio nessuno si aspettasse di fare un campionato simile, siamo andati oltre le aspettative, ma possiamo e dobbiamo lavorare ancora perché secondo me abbiamo l’occasione, con questo gruppo, di conquistare traguardi importanti”.
Unione, passione, lavoro: la ricetta della Von è semplice, basta rimanere con i piedi per terra e non smettere di credere che continuando su questa strada si possa volare ancora più in alto.

Mariella Lamonica