L’Armata Brancaleone Lombardia ha concluso la sua stagione agonistica a Torino perdendo 3 a 1 la partita di ritorno della semifinale scudetto con i Tori Seduti Piemonte. Pur in buona giornata e con un Santino Stillitano in versione piovra i biancoverdi non hanno retto di fronte ad avversari determinati, esperti e forti tecnicamente che hanno “occupato” la metà campo d’attacco fin dai primi minuti di gioco rovesciando su Stillitano una scarica di tiri fino a passare in vantaggio con il nazionale Corvino. La reazione di Balossetti e compagni c’è stata ma non sufficiente per dare particolari fastidi ai padroni di casa che hanno raddoppiato grazie ad una carambola del disco su Stillitano e poi messo in cassaforte partita e accesso in finale con la rete di Antochi. A rompere il ghiaccio (si fa per dire…) per l’Armata ci ha pensato l’eterno Bruno Balossetti che, dimenticandosi la febbre con la quale è sceso sul ghiaccio del PalaTazzoli, ha messo il disco alle spalle di Ciro “Nonno” Amato.
Ma anche nel giorno del suo stop in campionato l’Armata guidata da John Cacciatore ha un motivo per festeggiare.
In controtendenza con l’alta età media del movimento italiano dello sledge hockey nell’Armata di quest’anno si sono viste facce nuove ma soprattutto giovani. Su tutti Emanuele Parolin (nella foto del titolo), autore a Torino di un’ottima prova, capitan futuro della nuova generazione di Brancaleoni.

RB