Una lunga stagione quella del Laveno culminata con la vittoria nello spareggio con la Belfortese e la conquista dell’agognata promozione in Prima Categoria. Vittoria dietro la quale vi sono numeri significativi: nessuna sconfitta e miglior difesa del campionato. Dietro questi numeri una società ambiziosa che vuole crescere.

LavenoLa vittoria del campionato è il coronamento di un obiettivo perseguito con convinzione e dispendio di risorse da almeno due stagioni, come precisa il direttore sportivo, Giuggiolini: “La promozione ottenuta quest’anno è figlia di un progetto nato due anni fa, quando l’abbiamo solamente sfiorata. La rosa dei giocatori, infatti, è rimasta in larga parte la medesima, apportando degli inserimenti di pari livello rispetto alle partenze. Non nascondo che quest’anno ci credevamo fortemente”.
Un Laveno soddisfatto, ma non sazio, proprio come fa capire lo stesso Giuggiolini quando ci parla del progetto prossimo futuro: “Il Laveno da due stagioni ha avuto un cambiamento importante a livello societario con l’arrivo del nuovo presidente, Giovanni Castelli, che ha portato nuove idee e risorse. Il presidente crede molto nel settore giovanile e noi, come società, stiamo lavorando per irrobustire il nostro vivaio, partendo dalle strutture e dagli uomini. È ormai certo il rifacimento del nostro campo di allenamento con un fondo in sintetico che ci permetterà di poter svolgere gli allenamenti di più formazioni senza problemi di praticabilità e tenuta del fondo”.

Proprio la valorizzazione dei giovani in un’ottica più generale di potenziamento del settore giovanile è stato il pomo della discordia che ha portato la rottura tra l’allenatore vincente, mister Mario Fusillo, e la società, che al suo posto ha già presentato Enzo Genco, già alla guida del Laveno nella stagione 2013-14. A raccontarlo senza reticenze è proprio lo stesso Fusillo: “Con la società, dopo la partita di Cantello, vinta 4-1, non c’è stata più sintonia perché, personalmente reputavo inconciliabili, allo stato attuale, le richieste di vincere il campionato e contemporaneamente valorizzare i giovani. Tale disaccordo ha creato i presupposti perché la mia esperienza a Laveno terminasse con questa stagione”.
Esperienza breve, ma vincente, quella di Fusillo, iniziata in agosto con l’approdo sulle sponde del lago Maggiore e terminata con la vittoria nello spareggio: “Quella appena conclusa è stata una stagione molto positiva e piena di soddisfazioni, anche se non sono mancate le difficoltà. Quando sono arrivato mi sono reso conto che l’organico a mia disposizione era di livello adeguato per pensare di poter vincere il campionato, ma ci è voluto un po’ di tempo per conoscere la squadra e riuscire a trasmettere ai ragazzi la mia mentalità e visione calcistica, che si esprime essenzialmente nella ricerca del gioco quale unica via per ottenere i risultati”.
Mister Fusillo, non sembra serbare rancore o rammarico per una Prima Categoria conquistata sul campo che non potrà vederlo alla guida dei suoi ragazzi, e guarda già al futuro, delineando i suoi criteri che lo guideranno nel scegliere la prossima squadra: “Ora, dopo questa vittoria, cerco una società, la categoria non è importante, con la quale poter condividere un progetto di lungo corso, almeno triennale”.

Una stagione densa di significati anche per uno dei protagonisti sul campo, il numero dieci Dal Bosco: “Sono tornato a Laveno dopo tanti anni consapevole di trovare una squadra competitiva e una società ambiziosa. Siamo partiti con l’obiettivo di voler provare a fare il salto di categoria, ma la vera scintilla è scattata dopo la pausa invernale quando abbiamo preso coscienza del nostro valore e la voglia di dimostrarlo sul campo. In questo processo, fondamentale è stata la guida del mister”.

Marco Gasparotto