Davies 5: il tabellino di Brandon, preso solo per i numeri, e con un piccolo sforzo di generosità, potrebbe essere anche passabile ma poi, se vai a leggere dentro la partita, ti accorgi che il suo impatto fisico, atletico, di temperamento, di durezza mentale non lo vedi proprio mai. E, a questo punto, la domanda è: ma quest’uomo, così assente da lotta, ci è o ci fa?
Faye 5: potresti fare un copia-incolla con il suo compagno di reparto Davies perché dopo un buon avvio, quando nel secondo quarto la gara alza la sua intensità, e quando nel terzo periodo Milano comincia ad appuntire i gomiti e a farli sentire sul serio, Faye scompare messo sotto fisicamente dai pari ruolo milanesi. E questo aspetto è, forse, il più sorprendente.
Ukic 6.5: considerato che, oggi, non ha più di quattro campi consecutivi di corsa nelle gambe: considerato che la conoscenza degli schemi e dei compagni è quella che è; considerato che di fronte aveva avversari di razza pura, il suo debutto in maglia Pallacanestro Varese è più che decente. Piacciono, in particolare, la classe e la personalità. La prima chiunque la scorge ad occhio nudo. La seconda, nonostante l’evidente disagio fisico, gliela vedi nella voglia di prendere il mano il pallino del gioco e nel farsi sentire dai compagni.
Varanauskas 6.5: bravo, ordinato e intenso il buon Ovidio. Almeno è uno che si sbatte, che ci prova, che, più 8 0 meno 25, mostra sempre una bella faccia. Bene anche in coppia con Ukic, dopo l’ne contro Caserta, vale la fiducia accordatagli da Moretti.
Molinaro 6.5: ci sarà un motivo perché Lorenzo nei minuti trascorsi in campo tira giù più rimbalzi di Davies e Faye? Ci sarà? C’è! Si chiama grinta e a Molinaro, che piazza anche una schiacciata cattiva, non manca
Cavaliero 5.5: come tutta la squadra produce un buonissimo inizio. Come tutta la squadra, quando Milano inizia a mettere la mani addosso e usare i bicipiti, lascia spazio, troppo spazio, ai padroni di casa.
Shepherd 5: pochi alti, qualche canestro e 5 assist, molti bassi, vedi percentuale dal campo insufficienti (2/10), 2 perse e letture non sempre all’altezza.
Campani 5: una volta, di un giocatore del genere, si diceva: più falli (5), che punti (4). Il problema è che Luca, poi, al tabellino aggiunge poco nulla e gli 0 (zero) rimbalzi in 17 minuti per un cambio dei lunghi dicono tutto della sua prestazione.
Ferrero ng
Thompson:
 nel caso di Mychel siamo già al mistero di Fatima, ovvero al mistero di un tiratore che dopo lo O/8 registrato contro Caserta, piazza un altro 2/8, condito da scelte rivedibili e altre defaillances sui due lati del campo. Speriamo sia solo questione di abitudine che, al momento, manca. Speriamo…

Massimo Turconi

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